Solo due giorni orsono era stato il sindaco Luciano Lapenna a indire una conferenza stampa per parlare di quelli che aveva definito “importanti provvedimenti assunti” (leggi qui). Stamane è toccato alle opposizioni parlare coi giornalisti e provare a smorzare l’entusiasmo del primo cittadino. Nella Sala del Gonfalone erano presenti Etelwardo Sigismondi, Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete e Massimo Desiati i quali hanno tenuto subito a precisare che nonostante le assenze, tutte le minoranze nell’Aula Vennitti condividevano le posizioni e le dichiarazioni rilasciate da loro.
E non sono mancati affondi marcati e pesanti contro l’Amministrazione comunale e il primo cittadino. “Non arrivano belle notizie per i vastesi dall’ultimo Consiglio comunale”, così ha esordito proprio quel Sigismondi che spesso è protagonista di accesi diverbi con il presidente dell’assise civica Giuseppe Forte nel corso delle sedute consiliari. “Rispetto ai toni molto trionfalistici del Sindaco non ci sono, invece, riscontri su quanto ha dichiarato” e poi si è lanciato in una prima analisi dei punti principali approvati a cominciare dal Piano Strategico della Macro Area Vasto-San Salvo.
“È stato approvato un Piano – ha infierito l’esponente di Fratelli d’Italia – che odora di naftalina con alcune analisi riferite addirittura al 2007 ed incontri con i vari operatori della città datati 2009. Come se per l’Amministrazione la crisi dovrà ancora venire”.
Al centro dell’intervento di Sigismondi soprattutto la questione Tares-Tarsu: “vi era anche un nostro Ordine del giorno nel quale non abbiamo chiesto soltanto di tornare alla Tarsu non applicando la Tares, ma anche di tornare indietro tariffe del 2012. La maggioranza, su indicazione esplicita del Sindaco, ha bocciato il nostro Ordine del giorno e ciò ha un chiaro significato per la città perché vuol dire aumentare le tasse e la pressione fiscale a danno dei cittadini”. “Il Comune di Vasto mantenendo in bilancio la previsione di 7milioni e 200mila euro – ha aggiunto – dice che vuole coprire il 100% dei costi con un aumento del 25-30% delle tariffe”.
Il consigliere di FdI è poi entrato anche sulla questione Bilancio: “abbiamo chiesto di non far lievitare la pressione fiscale perché per i cittadini pagare le tasse rappresenta un lusso che non si possono più permettere. Abbiamo chiesto all’Amministrazione di essere interprete delle esigenze della città ed eravamo pronti a un atteggiamento più morbido chiedendo di rivedere assieme una parte delle spese non andando allo scontro, come ad esempio gli stipendi definiti d’oro, le alte professionalità e le posizioni organizzative accettando di appoggiare magari i tagli su alcune manifestazioni che ci hanno sempre caratterizzato. Abbiamo chiesto di ridurre le spese per lo smaltimento dei rifiuti che quest’anno sono aumentate del 5% e dal 2009 del 51%. Hanno deciso di bocciare ogni forma di collaborazione e andare avanti per la loro strada miope e mantenere la spesa invariata e coprirla con nuovi sacrifici ai cittadini – ed è qui che Sigismondi lancia una frecciata sul Piano delle alienazioni degli immobili comunali – vendendo i beni di famiglia come il Circolo pensionati, la Scuola civica musicale e la farmacia comunale e di spostarli all’interno dell’ex Istituto d’Arte che, oltretutto, non è a norma. E vogliamo vedere come convivranno insieme al Giudice di Pace, a DonnAttiva e via dicendo”.
Alla fine il consigliere di opposizione ha parlato anche del fatto che “nel momento in cui l’Amministrazione si lamenta di avere meno entrate, a cominciare dagli oneri di urbanizzazione, decide di non valutare il recepimento di una Legge regionale che avrebbe previsto un aumento di tali oneri e una seppur minima ripresa del settore edilizia”
“Vasto è l’Africa d’Abruzzo – ha chiosato, parafrasando, se ricordiamo bene, una terminologia tanto cara al collega Giuseppe Forte – perché è amministrata da un’Amministrazione e da un Sindaco che purtroppo non sono all’altezza della nostra città e che hanno fatto smettere a Vasto di essere il cuore pulsante del Comprensorio”.
Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)