“Dopo 12 anni di attesa e gli ultimi quattro mesi di intenso lavoro, unitamente al Ministero dell’Ambiente, oggi abbiamo una perimetrazione ufficiale del futuro Parco della Costa Teatina”. Questa la notizia data dall’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo durante la conferenza stampa svoltasi questa mattina negli uffici regionali.
“Questa perimetrazione – spiega Febbo in veste anche di Coordinatore del tavolo per la costituzione del Parco – è frutto di diversi incontri svolti con i tecnici del Ministero, dopo aver ascoltato i portatori di interesse e tenendo conto della forte antropizzazione della costa teatina dove vi sono molte attività agricole, commerciali, industriali, artigianali e turistiche”.
Purtroppo, però aggiungiamo noi dell’originaria perimetrazione, sostenuta dalle Amministrazioni comunali si è perso il 40%: infatti l’estensione è poco meno di 9.000 ettari invece di 15.300 e comprende tutte le 11 riserve esistenti lungo la costa.” Con questa proposta e definizione di confini – ha aggiunto Febbo – dobbiamo evidenziare come viene definitivamente allontanata l’ipotesi di installazione di Ombrina2. Adesso, invece, i singoli Comuni sono chiamati a tenere in considerazione la perimetrazione nei loro territori e nei loro piani regolatori ed esprimersi al fine di arrivare ad una soluzione condivisa. Voglio evidenziare che le varie ipotesi presentate dai Comuni, ad eccezione di San Vito Teatino, Torino di Sangro e Rocca San Giovanni che non sono riusciti a produrre un documento definitivo, rappresentavano percorsi impraticabili in quanto non tenevano conto di una logica territoriale che prevede la presenza di altre aree protette. In questa fase è importante lavorare alla zonizzazione che servirà a delimitare le diverse aree e permettere alle attività esistenti di continuare a lavorare e fare economia”.
“Oggi – ribadisce – Febbo – si è concluso un iter atteso da dodici anni dove viene consegnato per la prima volta una perimetrazione seria, concreta, reale e fattiva. Quindi adesso non vi sono più alibi. Il sottoscritto unitamente al Governo regionale sono pronti a portare a termine questo lavoro e concludere, nel più tempo possibile, la costituzione del Parco. Questo ovviamente richiede la collaborazione soprattutto delle Amministrazioni comunali, da Ortona a San Salvo, della costa teatina”.
Alla luce delle dichiarazioni che si sono susseguite soprattutto in questo ultimo mese e mezzo spesso a favore della petrolizzazione, l’assessore regionale alle Politiche agricole non poteva non levare il dito accusatorio contro l’ambiguità manifestata dal PD “Pertanto bisogna capire ed essere chiari sulle posizioni assunte come quella del sottoscritto che ha dimostrato concretamente e coerentemente rispetto alle ultime e discordanti posizioni di alcuni autorevoli esponenti del Partito Democratico tra cui l’ex Ministro Damiano, l’Onorevole Maria Amato, il Sindaco di Cupello Angelo Pollutri e, qualche giorno fa, anche il primo cittadino di Ortona, D’Ottavio. Credo che gli abruzzesi e la società civile tutta attendano di sapere la posizione ufficiale del Pd poiché non possiamo permetterci di sbagliare o, peggio ancora, creare presupposti che possano in qualche modo penalizzare in modo irreversibile la Regione dei Parchi”.