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Consorzio di Bonifica, a rischio anche le casse provinciali

Consorzio di BonificaDopo la mozione sul Consorzio di Bonifica Sud presentata dal capogruppo del PD Francesco Menna e approvata dall’ultimo Consiglio comunale di Vasto per sollecitare ogni intervento al fine di giungere all’azzeramento del Cda dell’ente, anche in Consiglio provinciale la questione dei debiti e della gestione del presidente Marchetti tornano ad essere al centro dell’iniziativa di un altro esponente democratico, Camillo D’Amico, il quale ha di nuovo scritto al presidente della Assise, Enrico Rispoli, insistendo nel chiedere “l’urgente convocazione della commissione consiliare “Agricoltura, Caccia e Pesca” per una  disamina di merito sulla situazione che insiste all’interno del consorzio di bonifica Sud con sede a Vasto.

Dopo una mia precedente richiesta, un sostanziale rifiuto del presidente della commissione consiliare di riferimento ed una sua successiva nota di accondiscendenza alla mia iniziale formulata diverso tempo addietro, allo stato attuale, nulla è ancora materialmente accaduto.

Suppongo che il tutto stia diventando palesemente dilatorio per mere questioni di natura politica tese più a “tutelare” il presidente Fabrizio Marchetti e la sua deputazione, tutti di derivazione “politica” per diretta nomina avvenuta essendo i rappresentanti delle organizzazioni agricole dimessosi da tempo, non certo per mancanza di tempo od impedimenti di natura organizzativa del presidente della commissione Franco Moroni”.

In attesa di fare chiarezza anche sul diniego prima e il ritardo poi della convocazione della Commissione competente, il capogruppo dei democratici a corso Marrucino pone in risalto anche la posizione critica dell’ente Provincia.

“Ogni ulteriore e colpevole ritardo – scrive – è un lusso che potrebbe costare tanto alle casse provinciale le cui condizioni sono notorie; lo dico e lo affermo in virtù del fatto che la provincia di Chieti risulta essere uno dei maggiori contribuenti pubblici diretti del Consorzio di bonifica Sud, che in passato ha già generosamente pagato oboli importanti e significativi per annualità pregresse e per il fatto che, allo stato attuale, non ancora è certo conoscerne il reale stato debitorio ed il canale di credito presso la Cassa di Risparmio di Chieti non è stato ancora riaperto perché le garanzie fornite non sono ancora sufficienti tanto che corre insistente una voce che sarà necessaria l’emissione di una cartella esattoriale straordinaria a carico della contribuenza tutta sia pubblica che privata”.

D’Amico accenna alla importanza che potrebbe avere l’audizione in Commissione consiliare del Direttore del Consorzio, Nicolino Sciartilli, e del Presidente del Collegio Sindacale, Antonio D’Ugo, per fare “chiarezza ed assumere contezza della reale situazione finanziaria e debitoria potendo così assumere decisioni successive consapevoli e conseguenti che tendano ad aiutare a superare l’attuale situazione d’empasse totale che sta producendo un fermo nell’erogazione dei servizi alle aziende agricole così ad altri enti territoriali che si sommano ad un arretrato di ben 8 mesi nell’erogazione degli stipendi ai dipendenti”.

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