Dopo che, il 25 novembre scorso, la canadese Cygam Energy Italia e l’irlandese Petroceltic hanno deciso di rinunciare alla concessione di ricerca ed estrazione di combustibili fossili Civitaquana, un’area di circa 600 chilometri quadrati tra le province di Pescara, Chieti e Teramo, su un’altra vicenda potrebbe essere scritta la parola fine, ovvero la concessione Ombrina Mare 2 della inglese Medoilgas.
Infatti, la Commissione degli emendamenti al Decreto Stabilità ha dichiarato ammissibile un emendamento in materia ambientale cui s’intende ripristinare i vincoli previsti dal modificato Decreto Prestigiacomo in relazione alla vicenda di Ombrina 2 che vede come primo firmatario l’onorevole forzista-pidiellino Fabrizio Di Stefano. “Se approvato – dice il parlamentare di Casoli – potrebbe essere proprio la pietra tombale di Ombrina 2 e di tutte quelle vicende analoghe su cui ci siamo sempre espressi in maniera contraria.”
“L’opposizione ad Ombrina 2 credo infatti si faccia non solo sulle piazze ma anche, per chi può, con fatti concreti. Se fosse recepito, quindi, ripristinerebbe quei vincoli che avevano bloccato l’ter di Ombrina 2”, afferma polemicamente Di Stefano, che poi richiama tutte le forze istituzionali e non alla coesione per giungere a una soluzione positiva di tutta la vicenda che ormai si protrae da anni “Spero comunque – ha chiosato Di Stefano – che al di là di chi lo presenti, su questa tematica, si faccia squadra e blocco unico tra tutti coloro che si sono dichiarati pubblicamente contrari a tale insediamento. Ad uno di questi va riconosciuta appunto la coerenza, ovvero l’on. Gianni Melilla, che ha firmato già l’emendamento in questione”.