In questi giorni c’è un dibattito molto aperto nel territorio provinciale sulla proposta del riordino della rete scolastica superiore e della relativa offerta formativa a questa collegata per l’anno 2014/2015 che arriverà Lunedì 23 p.v. in Consiglio Provinciale per la discussione ed approvazione. Nel vastese molto ricercato è il futuro che riguarda l’Istituto Tecnico Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni che rappresenta un unicità, nel suo indirizzo e genere, dell’intera provincia di Chieti ma è un punto di eccellente riferimento per l’intera regione Abruzzo. Già negli anni passati s’è cercato di rafforzare l’offerta formativa dell’Istituto tanto che, nel corrente anno scolastico 2013/2014, è stata avviata una nuova classe di prima; gli sforzi compiuti negli anni passati dai Dirigenti, Docenti e dell’intera classe politica del territorio stanno producendo buoni risultati. Adesso siamo tutti chiamati a fare un ultimo e collegiale sforzo nel dare a quest’Istituto una prospettiva decisamente più solida e duratura; lo possiamo e dobbiamo fare se saremo capaci di coniugare la naturale vocazione della scuola alle nuove potenzialità offerte dal territorio. A mio avviso, oltre che rafforzare l’indirizzo specifico tecnico – agrario, può essere utile prevedere corsi legati all’ambiente ed al turismo perché, con la creazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, questi indirizzi troverebbero interesse tra gli allievi e concrete possibilità occupazionali per il futuro. Tra l’altro l’Istituto già possiede anche bungalow che potrebbero fungere da ospitalità turistica e risultare propedeutici ad un offerta ancorapiù ricca ed ampia. Per ottenere buoni risultati sarà però necessario migliorare sensibilmente i servizi di trasporto pubblico per favorire e facilitare il pendolarismo degli allievi e concedere un autonomia dirigenziale all’Istituto che non significa averne per forza uno proprio e specifico. La politica e le Istituzioni interessate possono compiere questo “miracolo” senza intaccare le aspettative altrui ma solo manifestando l’umile generosità concreta che deve palesarsi in situazioni di questo tipo.