Il Natale si avvicina e torna il Presepe Vivente in centro storico: 200 i figuranti in vestiti rigorosamente d’epoca che saranno impegnati nella Sacra rappresentazione per allietare le feste degli attesi oltre 5mila visitatori. Si tratta della XV edizione, la terza dopo la creazione di un nuovo Comitato organizzatore che ha saputo coinvolgere, grazie alla spinta propulsiva di fratel Pietro Del Grosso e del gruppo dell’Istituto S. Gabriele, da sempre impegnati nell’evento, le parrocchie di S. Maria Maggiore, S. Giuseppe, S. Lorenzo e S. Maria del Sabato Santo; le associazioni di Pagliarelli e S. Lorenzo; la Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone; la Protezione Civile Vasto Gruppo Comunale. Il presepio ha il patrocinio di Comune, Provincia e Regione
Il Presepe Vivente di Vasto si terrà nei giorni 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, dalle 17.30 alle 20.30.
In una nota dell’organizzazione che introduce l’evento si legge
“Famiglie e bambini, lungo il percorso troveranno le seguenti scene: accoglienza con i canti natalizi dei cori vastesi all’interno dei Giardini d’Avalos, la scena del Censimento; e poi all’inizio della Loggia l’ovile, il campo dei Magi, il fuoco coni pastori. Salendo verso Porton Panzotto, gli ‘amici sotto le stelle’ ed a seguire, nel percorso obbligato tra i numerosi vicoli e piazzette, vedranno le scene di tanti antichi mestieri: il funaio, i pastori vicino al fuoco, il falegname, l’osteria del corvo, i mercatini, l’osteria dei 3 merli, il calzolaio, la famiglia del passato, i pescatori con le reti, la scuola ebraica, l’orafo, l’arte dell’argilla, le ricamatrici e tombolo, il bazaar, fuoco, la locanda, la produzione formaggio, la farmacia. Riuscendo di nuovo su Loggia Amblingh troveranno, oltre la fantastica veduta sul golfo, la scena della Natività in un antico e caratteristico locale con bue, asinello e pecore e ancora dopo il mulino, la nuova scena dell’arte della lana fino alla tessitura, il fuoco con i pastori, la locanda del vino, il pittore, il fabbro, i soldati romani; ed a salire dopo Porta Catena il cestaio, l’impagliatore di sedie, il dolce antico (scrippelle), la fabbrica dei mattoni, l’offerta e l’uscita su piazza del Tomolo in via S. Maria”.