È stato un discorso accorato e accurato quello che Tiziana Magnacca ha riservato allo scambio degli Auguri con la stampa del vastese. Ha parlato a braccio per oltre un’ora il primo cittadino di San Salvo affiancata dal suo vice Angiolino Chiacchia, dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano, dagli assessori Maria Travaglini, Giancarlo Lippis e Giovanni Artese, e dai consiglieri Stefano Battista e Tony Faga.
Un discorso che ha ripercorso ciò che l’Amministrazione comunale ha fatto finora e i progetti per il futuro prossimo che, però, è partito con un richiamo alla stampa incapace a suo dire di far risaltare il difficile momento che stanno attraversando gli enti locali, questioni di cui peraltro noi parliamo da sempre facendo, crediamo con po’ di presunzione magari , un’informazione puntuale e dettagliata.
Ed allora vediamo quello che sta succedendo ai Comuni italiani proprio attraverso le parole della Magnacca, che se l’è presa innanzitutto con l’indecisione che ha caratterizzato questi mesi di atipico Governo Letta: “Vi è un grande cambiamento, una grande mutazione che l’ente locale ha subito dal 2011, ovvero dal governo Monti in poi e questo credo non sia stato sufficientemente percepito almeno sulla stampa locale. Sono cambiate intanto le riforme tributarie. Noi abbiamo vissuto un anno in cui questo governo non si sapeva cosa volesse fare, dove stese andando, ma soprattutto non ha dato una sola scadenza fissa e certe. Noi siamo partiti con la Tares che doveva entrare in vigore il primo gennaio e hanno deciso che non entrava in vigore ma rimaneva e prorogata ad aprile; ad aprile abbiamo dovuto decidere sull’Imu per poi scoprire che la prima rata era stata soppressa, mentre avevamo deciso già le detrazioni e il ribasso per quella sulla seconde case; a luglio ho fatto una battaglia con gli uffici e il segretario comunale per non approvare la Tares in quel mese nella speranza che il Governo sarebbe tornato sui suoi passi; il 31 agosto questo apportava modifiche contraddittorie e, infine, due giorni prima l’assestamento di bilancio del 30 novembre, ci ha detto chi voleva poteva tornare alla Tarsu, scelta che poi abbiamo fatto”.
Il primo cittadino di San Salvo ha pronunciato un forte j’accuse contro l’atteggiamento del Governo centrale reo non solo della confusione di cui sopra, ma anche di aver perso di mira l’interesse dei cittadini violando le norme fondamentali del rapporto Stato-popolo “Tutto quello che sta accadendo sta accadendo sula pelle degli enti locali e quindi dei cittadini e credo che si stia violando al Costituzione e lo Statuto dei contribuenti; intanto perché tutti i Comuni d’Italia di fatto hanno stabilito quale sia la tassazione per il 2013 il 30 novembre del 2013 con una violazione dello Statuto dei contribuenti evidentissima, ma pare che quando sia lo Stato a farlo diventa irrilevante. E poi la Costituzione è stata violentemente violata anche perché è stata violata l’autonomia dei Comuni , cioè su questa tassazione il margine di discrezionalità che rimane agli enti è davvero minimo al punto che l’autonomia riconosciuta dalla Costituzione è stata di fatto azzerata. E poi i provvedimenti a effetto sorpresa come l’Imu: infatti, sapevamo che sarebbe stata abolita l’Imu sulla prima casa ed ora esce fuori la mini-Imu che se rimane invariata ci costringerà a richiedere somme del tipo 8-12 euro per recuperare un totale di circa 50mila euro. L’obiettivo dello Stato è fare arrivare i Comuni a un’autonomia finanziaria e ci può stare, ma questo è un federalismo incompiuto, confusionario, barocco in quanto la tassazione diretta allo Stato sarebbe dovuta diminuire in favore dei comuni che avrebbero erogato i servizi al posto dello Stato. In realtà abbiamo una duplicazione di fiscalità: infatti, paghiamo allo Stato quanto pagavamo gli anni passati e in più lo Stato chiede ai Comuni di chiedere ai cittadini quanto serve per prestare i servizi. Dall’altro, non pago di questo lo Stato ci dice siccome io mi vergogno a chiedere altre tasse ai cittadini voi cari sindaci fate i gabellieri dello Stato nascondendo nella Tares e nell’Imu quote di fiscalità che non entreranno ai Comuni ma nelle casse dello Stato. Viviamo in momenti difficili, e non possiamo dimenticare il Patto di stabilità che ci impedisce di spendere i soldi e che ci fa trattare alla stessa stregua dei Comuni disastrati pur essendo un Comune virtuoso, anzi se lo sei ti continuano a tagliare fondi come accaduto alla vigilia dell’approvazione del bilancio comunale quando ci hanno tagliato altri 700mila euro.”.
Bene, sperando a questo punto di aver fatto cosa gradita lasciando al sindaco Magnacca l’opportunità di spiegare il reale stato delle cose in capo agli enti locali, vediamo nel dettaglio il bilancio delle cose fatte e da fare estrapolate dal lungo intervento del primo cittadino di San Salvo.
– È stata abbassata la Tarsu dal 4,25 al 3,80 alle attività industriali, mentre è scesa all’1,50 per le attività commerciali e artigianali ed è rimasta ferma all’1,20 per la cittadinanza;
– Non sono stati contratti mutui nuovi, “anche perché la città di S. Salvo è indebitata fino al 2025 con mutui che non sono stati spesi anche se già rimborsati e che noi abbiamo devoluti ala riqualificazione del patrimonio pubblico”
– I servizi, a detta del primo cittadino sono rimasti inalterati se non ampliati;
– Tagliata la tariffazione dei trasporti pubblici da 180 euro a 120 euro/annui;
– Attivate le borse lavoro che hanno come criterio selettivo prioritario non soltanto il reddito, ma anche il nucleo famigliare, borse lavoro utilizzate soprattutto per ripulire quelle aree del territorio ancora usate come discariche;
– Mantenuto il fondo comunale in favore della Caritas al quale, questo Natale, è stata affiancata la fornitura di pacchi vivere perché vi sono casi in cui è difficile riuscire a intercettare del cibo;
– Sui lavori pubblici la Magnacca è stata categorica “siamo riusciti a intercettare tutti gli spazi finanziari messi a disposizione dalla regione e senza ricorrere, nel 95% dei casi, a consulenti esterni, finanziamenti che hanno permesso di allentare il Patto di Stabilità.
– Sono stati appaltati i lavori di bonifica;
– Sono ripartiti i lavori di riqualificazione del centro storico ed è in programma di avviare quelli per la riqualificazione di piazza S. Vitale per valorizzare il mosaico romano;
– Sono stati riavviati i lavori del cimitero comunale fermi dal 2010 e verranno iniziati quelli sui nuovi lotti con la realizzazione delle cappelle gentilizie e di nuovi loculi;
– Sono stati appaltati i lavori di messa in sicurezza di via Grasceta per la nuova illuminazione e dove verranno realizzati anche nuovi marciapiedi e una pista pedociclabile che congiungerà San Salvo alla sua Marina;
– Sono in via di realizzazione due nuovi rondò all’altezza dello stadio Bucci e dell’incrocio di via circonvallazione con via Maiella;
– Ci saranno lavori di ristrutturazione e miglioramento per gli impianti sportivi di via Stingi e per lo stadio D. Bucci da ultimare entro la fine dell’estate 2014;
– È pronto l’avviso pubblico per il primo Project financing privato del vastese emanato recependo il progetto della società Millesport che gestisce la piscina comunale da 20 anni, piscina nella quale saranno migliorati i servizi per i disabili;
– In merito al turismo si continuerà a incentivare l’albergo diffuso e si porterà avanti l’esplorazione dell’acquedotto romano nel chiaro intento di riportarlo interamente alla luce;
– Per la questione sicurezza, in collaborazione con le Forze dell’ordine verranno sorvegliate assiduamente le aree maggiormente frequentate dai minori, a cominciare da quelle usate in caso di assenza dalla scuola. Con gli insegnanti si porterà avanti la lotta all’evasione scolastica e al bullismo;
– Verrà attivato il servizio di vigili di quartiere, con la suddivisione della città in 5 zone nelle quali verranno allestite le garitte alle quali ogni cittadino potrà rivolgersi;
– Verrà attivato un servizio di controllo sulla raccolta differenziata per valutare l’effettivo operato della Sapi e scoprire anche eventuali violazioni dei cittadini grazie all’introduzione del sacchetto rintracciabile che consentirà di seguire tutto il percorso della raccolta.
Tutti buoni propositi che cozzano, però, con quella spada di Dàmocle chiamata Consorzio Icea che pende coi suoi oltre tre milioni di euro di debiti sul capo della cittadinanza e dell’Amministrazione, tant’è che il sindaco si è lasciato scappare come, qualora non si giunga a un accordo bonario e lungimirante alal base dei numerosi incontri che si stanno tenendo e che finalmente hanno segnato un’apertura dei vertici del Consorzio, il dover coprire il debito potrebbe portare anche alla mobilità del 30% del personale comunale.
Complimenti sono giunti alla Giunta Magnacca proprio dal presidente del Consiglio Eugenio Spadano che ha lodato soprattutto la trasparenza amministrativa dottata.
In calce il link per il discorso di augurio alla città pronunciato dal sindaco.
https://www.youtube.com/watch?v=anIz3w8Aaeg
Lu. Spa.