Questa mattina l’aula consiliare del comune di San Salvo ha ospitato l’ennesima seduta dell’Assise civica sulla questione Consorzio Icea, convocata dopo che l’assemblea dei soci del Consorzio aveva votato contro ogni tentativo di conciliazione paventato dall’Amministrazione Magnacca. In aula a farsi sentire sono stati soprattutto i due esponenti del Partito Democratico Luciano Cilli e Arnaldo Mariotti prima di abbandonare la seduta e non partecipare al voto. Cilli ha detto che “la città è stanca di ascoltare che la colpa è del passato” invitando la maggioranza ad assumersi le proprie responsabilità. L’ex primo cittadino Mariotti ha sottolineato come “il Consiglio di Stato ha detto che responsabilità amministrative del passato non ci sono state. Ai cittadini va detto che non pagheranno nulla!” ed ha chiesto “Chiarezza sulla vicenda ICEA”.
Alla fine con 9 voti favorevoli della maggioranza, l’astensione dei tre consiglieri di San Salvo Democratica e l’uscita dall’aula dei due esponenti del Pd, il Consiglio comunale in seduta straordinaria d’urgenza ha approvato la delibera con la quale c’è stato il riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio e la relativa ricognizione dei crediti vantati dal Comune verso il Consorzio Icea di cui non sempre se ne parla.
Un atto dovuto a seguito della sentenza esecutiva e non definitiva della Corte d’Appello del L’Aquila n. 1051/2013 che condanna il Comune di San Salvo al pagamento verso il Consorzio Icea di circa 4 milioni e 400mila euro.
Una vicenda complessa quanto delicata che dura da oltre 25 anni e che ha visto l’impegno dell’attuale Amministrazione comunale a non creare conseguenze nei confronti dei cittadini dopo la notifica della sentenza.
Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, già in aula lo scorso 12 dicembre e nel corso di una conferenza stampa, aveva ricostruito per intero la vicenda Icea illustrando tutti i fatti dal punto di vista amministrativo, attraverso la lettura degli atti, e dal punto di visto giudiziario, con le varie sentenze in sede di giustizia ordinaria e amministrativa.
(foto di Gino Bracciale)