Non si è fatta attendere la risposta di Mauro Febbo, assessore regionale alle Politiche agricole, alle dichiarazioni del capogruppo provinciale del PD Camillo D’Amico che a nome dei democrat di corso Marrucino aveva chiesto l’uscita della Provincia di Chieti dal Consorzio di Bonifica Sud. E non solo: l’esponente di centro sinistra aveva chiosato che “Non è più sostenibile e tollerabile una situazione di commissariamento di fatto a carico della politica oggi esistente dove nessun rappresentante delle organizzazioni agricole è più presente all’interno del consiglio dei delegati. La sistematica occupazione del potere di una certa parte della politica regionale deve trovare la sua fine con l’immediata indizione di nuove e libere elezioni consortili”.
“Appare molto strano che Camillo D’Amico intervenga su tutti gli argomenti d’attualità – gli risponde sarcasticamente Febbo – ma probabilmente queste volta parla anche in veste di rappresentante di categoria e si mostra un profondo conoscitore delle questioni che riguardano il Consorzio di Bonifica Sud”. “D’Amico critica ed emette sentenze – prosegue Febbo – ma mi sembra doveroso ricordargli la sua pesante assenza in occasione della Commissione agricoltura della provincia di Chieti del 27 dicembre, nel corso della quale si discuteva proprio del Consorzio di bonifica. Mi domando il perché non fosse presente visto che tra l’altro era uno di coloro che aveva richiesto la convocazione e oggi sembra così interessato all’argomento. O forse il suo è solo un intervento mirato a cercare un po’ di visibilità? È molto strano – sottolinea l’Assessore regionale – che solo adesso riconosca il pesante debito a carico dell’Ente. Qualche tempo fa infatti quando ‘persone e parenti a lui molto vicini’ (virgolettato) gestivano il Consorzio di Bonifica trascinandolo nella situazione drammatica alla quale stiamo assistendo, D’Amico dov’era? Perché non si è mai fatto sentire?”.