Le dichiarazioni di Antonio Del Casale, segretario cittadino del Partito Democratico, contro l’operato della maggioranza che governa la città accusata di lentezza burocratica e mancato decisionismo a partire dalla questione Piano di Recupero del Centro storico sono riecheggiate anche tra i banchi dell’opposizione da cui si è levata la voce di Davide D’Alessandro. In una nota, il consigliere indipendente prende la palla al balzo ponendo sul tavolo le questioni più interessanti derivanti dal gesto del giovane democrat. “È indispensabile una trasformazione dell’azione della pubblica amministrazione, da palude a volano di sviluppo per la città” – ricorda D’Alessandro che poi aggiunge – A parlare non sono quei cattivoni dei consiglieri di minoranza, sempre critici verso l’operato di Lapenna e compagni. No, a farlo è il segretario del suo partito, il Pd che, a quanto pare, è partito davvero. Con un obiettivo ben preciso: indicare al primo cittadino la linea da seguire, le cose da fare in tempi brevi e certi. Un partito che si rispetti, soprattutto se di maggioranza relativa, detta la linea. Chi ci sta ci sta. Un partito che si rispetti non si allinea supinamente ai voleri del Sindaco, abituato, qui come altrove, a far coincidere il partito, considerato una sua costoletta, con l’Amministrazione in carica. La domanda è: Del Casale e amici stanno facendo sul serio oppure alzare la voce è l’ennesima occasione per piccoli regolamenti interni? Il tempo, che sta per scadere, lo dirà. Per ora, comunque, le parole del segretario sono una clamorosa risposta ai tanti successi sbandierati da Lapenna durante la comica conferenza stampa di fine anno. Il Pd dice a Lapenna che è tutto sbagliato, tutto da rifare. O, meglio, da fare. Da cominciare a fare”.