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Dehors: la sovrintendenza li boccia ed è frattura con l’Amministrazione

da genesio.net
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È scontro aperto tra l’Amministrazione comunale di Vasto e la sovrintendenza sulla questione dehors al centro di molte sollecitazioni nel corso dell’ultimo anno. A chiarire come stanno le cose ci ha pensato l’assessore all’Urbanistica Luigi Masciulli, confortato anche da quello al Commercio Lina Marchesani.

Secondo la ricostruzione di quanto accaduto negli ultimi 12 mesi vi sono stati ben due incontri tra gli amministratori vastesi  e i funzionari della sovrintendenza, uno a maggio scorso e uno, più importante, il 6 dicembre 2013 nel corso della quale è maturata una vera e propria frattura.

“Noi da  sempre come Amministrazione – ha detto Masciulli – siamo disponibili all’adozione dei dehors e abbiamo mandato più volte alla sovrintendenza varie ipotesi di tipologie; però, purtroppo, la sovrintendenza non ci sente da nessun punto di vista tant’è che penso che non ci possa essere nessun tipo di incontro e di sintesi con la sovrintendenza che ci dice no ai singoli progetti e ci chiede di presentare un piano complessivo oppure di inserire questo all’interno dei piano chioschi”. L’assessore sottolinea comunque il fatto che dalla sovrintendenza sia giunto il niet perentorio  a un determinato tipo di dehors.

Nel  mirino dell’Amministrazione è finito in primis il Dott. Carlo Alberto Natalizia, il quale “ritiene che possano essere compatibili con la città di Vasto soltanto degli ombrelloni al massimo  chiusi con delle paratie a mezz’altezza, quindi facilmente smontabili nell’arco di una giornata. Quindi secondo il Dott. Natalizia questi ombreggi dovrebbero essere smontati ogni sera”;  e non solo, perché per Natalizia “neanche gli ombrelloni verrebbero accordati per tutta la città come ad esempio davanti ad edifici di interesse storico e architettonico”.

Sul caso di quello posizionato nei pressi di Palazzo d’Avalos Masciulli ha riportato che Natalizia “ha tenuto a precisare  che non ha autorizzato lui quel dehors e ha anzi sollecitato l’Amministrazione  a prendere provvedimenti. In ogni caso quel dehors alla scadenza della concessione non potrà più essere autorizzato”.

Il sindaco Lapenna ha chiarito come “Fino ad un certo tempo fa noi non avevamo l’obbligo di chiedere il parere alla sovrintendenza. Da un po’ di tempo a questa parte siamo vincolati al parere  della sovrintendenza”.

Intanto Luigi Masciulli ha scritto sette giorni fa una lettera alla sovrintendenza a L’Aquila nella quale, alla luce della situazione di stallo venutasi a generare contrariamente ad altre realtà (vedasi la vicina Lanciano) si rivolge istanza all’illustrissimo sovrintendente affinché voglia accordare alla scrivente Amministrazione un incontro  da fissarsi con possibile sollecitudine presso la sede del ministero de L’Aquila”.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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