Lui, Fernando, la tazzina l’ha appesa al chiodo, ma ha trovato quello che, ne è sicuro, sarà suo degno erede. Lo storico Bar Venezia, in piazza Marconi a Vasto, è passato di mano: dopo 55 anni di lavoro, mattina, pomeriggio e sera, Ferdinando Celenza, il titolare, ha detto basta ad aperitivi e caffè. È giunta l’ora della meritata pensione. D’ora in avanti, al posto suo, ci sarà William Colella, 36 anni, originario di Guardiabruna, che in città vive da tempo e che qui ha messo su casa e trovato l’amore: il 28 dicembre scorso Enrica Verre gli ha detto sì. Un passaggio di testimone, quello del Venezia, sancito nei giorni scorsi da una stretta di mano tra vecchio e nuovo gestore davanti a familiari e clienti. Un evento, per il centro storico, quasi fulmine a ciel sereno per gli aficionados di quel bar all’angolo della piazza che dà sul mare e sulla villa comunale. Quella piazza che, al sabato mattina, si anima dei colori e dei profumi del mercato di Santa Chiara.
«È così – racconta Fernando – pensavo ormai da tempo che fosse giunta l’ora di smettere, l’estate scorsa non avevo prolungato il servizio di sera, niente tavoli all’aperto, ma l’avevo confidato a pochi. Quasi ci ho perso il sonno, perché non volevo mollare. Poi – prosegue – a settembre ho conosciuto questo giovanotto e – sorride – ha passato l’esame: bagaglio professionale non male, il suo, voglia di far bene e, soprattutto, la passione che serve. Sì – sottolinea – è l’uomo giusto per raccogliere la mia eredità». Lui, William, quasi arrossisce e ci tiene a dirlo subito: «Non sono un barman professionale, ma di gavetta ne ho fatta tanta: Porto Cervo, Londra, Vasto Marina, al Golfo e poi alla saletta Rodi e da Gabriele Corsaro passando dal La Prora». Ancor prima, però, William si è fatto le ossa a Venezia, quando, ancora 19 enne, seguì il compianto Mario Sforza per lavorare in hotel e ristoranti della laguna. Ed è a Venezia, la città che a Fernando fa ancora battere il cuore, che Colella si è preso le più belle soddisfazioni: «E’ vero – dice mostrando fiero le foto già appese ai muri del bar come reliquie – nei più lussuosi hotel del Lido ho servito le star del cinema, della moda, della musica e della tv», e indica compiaciuto la luccicante galleria di personaggi: Harrison Ford e Carol Alt, Clarissa Burt, Gianna Nannini e Claudia Schiffer, solo per citarne alcuni. Gli scatti hanno già preso il posto dei cimeli in bianco e nero di Fernando, tranne uno: «Già – dice il neo pensionato, classe ’41 – la foto nella vetrinetta l’ho lasciata, quella in cui, a 17 anni, servivo i cocktail al Bar Roma: a fianco a me c’era Guido Patriarchi, allora bambino curioso, oggi stimato presidente di sezione Gip al Tribunale di Trieste».
Uno scrigno di ricordi, insomma, il Bar Venezia a Vasto, dove William Colella, adesso, spera di non far rimpiangere il maestro. Che subito rassicura: «Ci sa fare e poi gli ho svelato i segreti della cioccolata calda e del caffè, rigorosamente Illy e così pure del gelato artigianale. E sa pure che non dovranno mai mancare accoglienza, gentilezza, discrezione e simpatia. Doti riconosciute, credo, dai miei clienti, che abbraccio, da Gino Perrozzi a Mike Carmenini, da Liberatore Pellicciotti a tutti gli altri». E ora Fernando che farà? «Il nonno affettuoso di Eleonora e Serena, il padre premuoroso di Solidea e Samuele, il marito fedele di Franca, veneziana di Noale. Andrò a trovare di più mio genero Giuliano, capitano di vascello, per sentire il mare più da vicino». Il mare, già, quello con vista mozzafiato che si gode da piazza Marconi. E quando fuori piove il mare di Vasto lo puoi ammirare anche dentro al Bar Venezia: è una foto, ma sembra un ritratto lo scatto di Gianni Lonzi: proprio un’altra incantevole finestra sul golfo.