Imu sulla prima casa abolita, ma i contribuenti di gran parte dei comuni del territorio vastese sono comunque alle prese con il non semplice calcolo della mini Imu, l’imposta residuale che solo i proprietari delle prime case dovranno pagare se risiedono in uno dei municipi italiani (3.377) che hanno previsto un’aliquota più alta del quattro per mille fissata dallo Stato. Il Governo, infatti, rimborserà ai Comuni solo l’aliquota base, il resto rimane a carico degli enti locali, quindi dei cittadini.
Tutti sono chiamati a far fronte all’ulteriore spesa, con rare eccezioni: non sono interessati dalla mini Imu, infatti, gli immobili degli italiani residenti all’estero; altre esenzioni sono stabilite comune per comune.
Nel territorio vastese e del Sangro i cittadini che entro il 24 gennaio dovranno recarsi agli sportelli con il modello F24 sono molti, visto che molti comuni hanno applicato un’aliquota superiore a quella base stabilita per legge: il rialzo più consistente è quello di Villalfonsina (aliquota al 6 per mille), seguono Monteodorisio e Scerni al 5,5, Pollutri al 5,25, Atessa, Casalanguida, Paglieta, Torino di Sangro e Tornareccio a 5, Carunchio, Celenza sul Trigno, Lentella, Tufillo e Vasto al 4,5. Chiude San Salvo con l’aliquota al 4,25.
Il calcolo del dovuto risulta piuttosto elaborato ed è consigliabile farsi seguire da un professionista, ma in rete esistono comunque calcolatori (link) che possono aiutare ad avere un’idea della cifra a cui si andrà incontro.