È stato lo splendido villaggio turistico Grotta del Saraceno a fare da scenario al primo convegno in città su “Il compostaggio di comunità, strumenti innovativi per la riduzione dei rifiuti”, organizzato da Regione Abruzzo, ARCO Consumatori e Comune di Vasto. Al centro dell’incontro il ruolo importante che può assumere il compostaggio, ovvero la trasformazione degli scarti organici dei lavori di giardinaggio e di cucina in terreno fertile utilizzabile per alimentare le produzioni agricole.
La sede prescelta non è stata casuale, ma si tratta del locus del primo esperimento di adozione di un composter elettromeccanico in città e inaugurato il 12 luglio scorso. Negli intenti della sperimentazione la raccolta degli scarti organici del villaggio che in estate giunge ad ospitare anche 2 mila persone al giorno, il loro trattamento nel composter per una durata di 45-7 giorni, l’utilizzo della massa fertilizzante per gli orti e i giardini interni alla stessa struttura.
Un’iniziativa che sembra aver dato ottimi risultati emersi durante l’incontro: 22 le tonnellate di rifiuti l’anno gestibili dal composter posizionato in un’area di 70 mq ; 1165 i kg di rifiuti organici prodotti e compostati da 19 luglio al 29 settembre 2013; 200 i chili di ammendante prodotti con una riduzione di circa l’80% del peso dei rifiuti organici compostati.
Dalla valutazione degli esperti intervenuti, tra cui Franco Venni, presidente di Arco consumatori nazionali, è emerso quanto l’ammendante ottenuto attraverso tale procedimento sia ricco di sostanze organiche che favoriscono la crescita dei vegetali, ma non solo. Per la sua natura si riducono, dunque, i rifiuti, si migliora la qualità dei prodotti ortofrutticoli, si preserva il territorio dalla desertificazione e si ottengono effetti benefici anche sul clima favorendo la fissazione dell’anidride carbonica a livello del suolo. Insomma, alla fine si mangia bene e si vive meglio.
“Gli scarti – commenta Luciano Lapenna, sindaco di Vasto – sono una ricchezza, bisogna conoscere come possiamo trasformarli. Tale trasformazione può essere effettuata proprio dai soggetti che li producono”