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Meetup M5S Histonium: sulle antenne impegni non mantenuti

antenna multipianoDopo le ferme quanto dure prese di posizione di Davide D’Alessandro e Ivo Menna, sul capitolo antenne si leva anche la voce del Meetup Histonium del Movimento 5 Stelle, che se la prende con gli impegni assunti e non mantenuti da parte dell’Amministrazione comunale. Questa la nota dei grillini.

“Questa volta gli impegni non mantenuti non sono relativi alle solite promesse fatte durante la campagna elettorale, ma sono sia scritte sia fatte alla presenza di numerose associazioni.

Ma per chi ha dimenticato e per chi non ne è a conoscenza, il Movimento 5 Stelle Meet Up Histonium, ha svolto una ricerca storica con alcuni di coloro che nel passato sono stati protagonisti di battaglie sulle antenne di telefonia mobile al fine di tutelare la salute pubblica. Abbiamo raccolto notizie e documenti.

Una breve cronologia ed alcuni estratti:

–          Delibera di Consiglio Comunale n- 72 dell’ 11/11/2004 – “Indirizzi per la disciplina delle installazioni di antenne per la telefonia cellulare”:

art. 5: “Saranno incentivati sistemi di condivisioni di siti” (nulla è stato fatto a tale riguardo – tranne una o due eccezioni – e le antenne proliferano dappertutto!).

art. 6: “…Per la minimizzazione degli impatti sul territorio del comune, è prevista, per l’installazione di nuovi impianti, l’offerta in disponibilità di siti comunali. A tal fine sono individuate alcune tipologie (immobili e terreni) di proprietà comunale ove, preferibilmente, potranno essere effettuate nuove installazioni o ricollocate le stazioni esistenti o da delocalizzare……”

Questa Delibera dell’Amministrazione Pietrocola è stata votata anche dall’opposizione (ora Amministrazione Lapenna) ed ha dato luogo ad un successivo Protocollo d’intesa il 19 aprile 2006, con il quale tali temi venivano approfonditi e si raggiungeva un accordo con i gestori della telefonia mobile.

–          Delibera di G.C. n. 11 del 18/01/2007, che, a seguito di una riunione con diverse associazioni operanti sul territorio (Cittadinanza Attiva, Aprile per la sinistra, Associazione Civica Pitagora, Associazione Civica Portanuova, Comitato “un quartiere per vivere” e singoli cittadini) stabilisce di costituire un Gruppo tecnico di lavoro formato da tre funzionari comunali con lo scopo di procedere alla redazione di uno studio per l’individuazione di possibili siti pubblici, alla ricognizione delle antenne presenti sul territorio ed alla stesura di un regolamento (gruppo mai istituito).

DOPO QUESTA DELIBERA NON SI HANNO PIU NOTIZIE UFFICIALI – Informalmente ne sono pervenute circa la redazione di una bozza di regolamento inviata ai gestori, che hanno risposto con alcune osservazioni; gli stessi gestori hanno presentato i loro piani di espansione così come previsto dal protocollo d’intesa e dietro invito del Comune; nessuna notizia ufficiale è stata più trasmessa al tavolo di lavoro costituito dall’Amministrazione Lapenna con le associazioni.

L’ultima antenna Telecom installata sul parcheggio multipiano doveva essere situata sul Palazzo di Città (come previsto dal piano di espansione ed in adempimento dell’impegno di concentrare le antenne in siti pubblici) ma, per motivi legati ad una probabile ristrutturazione del tetto, è stata negata la sub-locazione dall’Amministrazione alla Vodafone (a favore di Telecom).

In conclusione, è utopia pensare di non permettere l’installazione di nuove antenne, perché è previsto per legge come impianti di utilità pubblica, ma, se si fosse dato seguito agli impegni presi – ma evidentemente non mantenuti – oggi avremmo avuto pochi siti condivisi e facilmente controllabili con centraline di rilevazione, oltre che, sicuramente, distanti dalle abitazioni: si vedano, ad esempio i siti pubblici del Terminal bus, dove è stata trasferita l’antenna che era stata impiantata a Via Pitagora, e del campo sportivo di Vasto Marina, dove lo stazionamento degli atleti è solo per poche ore al giorno.

A quasi dieci anni dall’adozione della delibera si potrebbe cominciare a pensare di darle attuazione o la si vuol lasciare in eredità alla prossima amministrazione?”

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