Si sono chiusi nella tarda serata di ieri sera gli interrogatori dei 25 indagati nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli che ha investito la Regione Abruzzo. I pm Bellelli e Di Florio hanno sentito l’assessore al personale Federica Carpineta, i consiglieri Cesare D’Alessandro, Giorgio De Matteis, Alessandra Petri, Antonio Prospero, Lorenzo Sospiri, Giuseppe Tagliente, Angelo Di Paolo, Riccardo Chiavaroli e Lanfranco Venturoni, e per finire l’assessore Mauro Di Dalmazio.
Al termine della serie di confronti il giudizio è stato pressoché unanime, ovvero hanno tutti parlato di colloquio sereno e tranquillo e di aver chiarito le proprie posizioni portando in visione le copie di scontrini e documenti inerenti le vicende incriminate. Nella grande maggioranza dei casi si è trattato anche di confronti brevi, come quello che ha visto protagonista proprio la Carpineta cui venivano contestati 29 euro di rimborsi, “frutto di un errore in 5 anni di consigliatura”
Anche Sospiri, cui venivano contestati i pasti in una missione al Vinitaly ha spiegato di aver dimostrato come la regione gli avesse rimborsato solo la sua parte e non quella degli altri commensali.
Sulla stessa linea d’onda, dunque, tutti gli indagati che fin dal primo momento hanno negato ogni addebito. Come anticipato ieri è stata la volta anche di Antonio Prospero e Giuseppe Tagliente che hanno evitato di rilasciare commenti.
Ora c’è attesa per le decisioni dei magistrati alle prese con le verifiche del caso e il completamento delle indagini.