Il Consiglio straordinario sulla Sanità celebrato il 10 febbraio scorso nell’Aula Vennitti di Palazzo di Città non poteva non lasciare strascichi non solo in merito al quadro allarmante delineato dagli interventi, in primis quello del sindaco Luciano Lapenna, ma anche e soprattutto per l’assenza al confronto del manager della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Francesco Zavattaro, il cui glissare è stato stigmatizzato da tutti i consiglieri comunali. A riflettere sull’accaduto è Daniele Leone, che così scrive:
“Il Consiglio Comunale straordinario sulla sanità che si è svolto a Vasto la settimana scorsa ha visto anche la partecipazione di alcuni amministratori dei piccoli comuni del vastese che hanno affrontato le problematiche della sanità delle aree interne. Peccato che al dibattito mancasse il Manager della ASL, dott. Zavattaro, il quale nella lettera di ringraziamento dell’invito, indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Vasto, ha segnalato la difficoltà di essere presente, essendo residente in altra regione.
A mio avviso, il Direttore Generale ha perso un’occasione per ascoltare, affrontare e gestire le diverse opinioni in un settore delicato come la salute. Un’occasione in cui poter mettere in campo l’arte dell’equilibrio e della mediazione che non è semplice compromesso, ma capacità di inserire la diversità dei punti di vista nella trama del dibattito.
La sua assenza ha fatto sorgere nei presenti dubbi e domande: “Come è possibile che un Direttore Generale che esercita le funzioni di indirizzo politico, strategico e amministrativo, che definisce gli obiettivi e i programmi, che è responsabile della gestione dell’Azienda Sanitaria Lanciano-Vasto-Chieti, invitato al Consiglio Comunale sulla sanità dal Comune di Vasto il secondo comune più popoloso della provincia di Chieti non riesca a superare le difficoltà km.
Le tematiche discusse e affrontate erano tutte circoscritte alla sanità della ASL che egli stesso dirige. Comunque visto che non è potuto venire gli ricordiamo alcuni dei problemi della sanità del Vastese: il servizio pediatrico nelle aree interne del vastese è presente solo un’ora alla settimana, in alcuni comuni il medico di famiglia è presente solo a giorni alterni, il servizio di ambulanza è senza medico a bordo ed è presente solo 12 ore, l’ ospedale di Gissi è stato chiuso, l’emodinamica all’ospedale di Vasto non è stata ancora realizzata, del nuovo ospedale non si parla più, e cosa dire delle difficoltà che i cittadini del Vastese e dell’alto e medio Vastese vivono sulla loro pelle a causa della riduzione dei servizi sul territorio e dei posti letto nell’Ospedale di Vasto, per non parlare degli accorpamenti di alcuni reparti e delle lunghe liste d’attesa, etc.?!“