Pronta risposta all’atto di accusa pronunciato dall’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo in merito alla vicenda Cotir. A rispondere, addirittura chiedendo le dimissioni dello stesso Febbo, è il capogruppo all’Emiciclo del Partito Democratico Camillo D’Alessandro, il quale afferma: “Febbo si dimettesse da Assessore all’agricoltura e non osasse prendere più in giro persone lasciate senza stipendio e senza prospettive. Ha avuto cinque anni, anzi di più, e continua pure a parlare. Non ha più il diritto di parola ma il dovere di fare. Ora si faccia subito una variazione di bilancio, ma vera, per recuperare i fondi del 2013 entro il prossimo consiglio regionale, cioè 15 giorni” .
D’Alessandro che, poi, aggiunge: “Febbo come sempre scarica le responsabilità sugli altri – riprende D’Alessandro – ma la verità è una sola: l’assessorato all’agricoltura non ha stanziato i fondi necessari per la copertura dell’esigenze dei centri di ricerca.“
“Nel bilancio di previsione dello scorso anno, cosi come in quello del 2014 –chiosa l’esponente democratico – ci sono pochi spiccioli per i centri di ricerca, tra cui il COTIR. Il presunto furbo Febbo poi ha pensato, nel corso degli anni, di praticare variazioni di bilancio, senza però mai riuscire a trovare fondi veri, cioè disponibili. Questa è la vera storia”