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Sulla vicenda Cotir, l’atto di accusa di Mauro Febbo: finanziamento bloccato da dirigenti regionali del PD

Mauro Febbo
Mauro Febbo

La manifestazione di denuncia tenuta ieri nei locali del Cotir di Torre Sinello, in cui si rivendicavano il mancato pagamento degli stipendi per oltre un anno e la mancanza del mantenimento delle promesse fatte da parte dei vertici regionali in questo ultimi  mesi, ha provocato l’immediata risposta, che, in realtà, rappresenta un vero atto di accusa, da parte dell’assessore regionale competente Mauro Febbo.

“Ciò che sta accadendo in Regione Abruzzo è a dir poco sconcertante. Abbiamo lavorato in questi cinque anni per risanare un bilancio disastrato e dissestato, tagliando il superfluo e tutto ciò che era possibile eliminare, raschiando il fondo, spesso creando anche disagi e sofferenze, ma mai ci saremmo aspettati un atto di assoluta infedeltà al datore di lavoro”: questo il commento dell’assessore regionale alle Politiche agricole all’indomani della manifestazione organizzata dalle sigle sindacali.

Febbo pronuncia a gran voce il proprio j’accuse quando spiega “Oggi purtroppo devo denunciare che la situazione di stallo che riguarda i corrispettivi spettanti ai dipendenti  del Cotir, ma anche degli altri Centri di Ricerca, è chiaramente stata causata dall’atteggiamento di ostruzionismo da parte di alcuni dirigenti e funzionari regionali. È inconcepibile  – rimarca Febbo – che una Legge regionale, e nello specifico la n. 59,  approvata in Consiglio regionale il 18/12/2013 emanata e pubblicata addirittura sulla Gazzetta ufficiale, oggi viene disattesa proprio dagli stessi Dirigenti regionali, alcuni dei quali guarda caso impegnati politicamente, che non hanno attuato il disimpegno di somme iscritte in bilancio che tra l’altro erano palesemente sovrastimate (sic!!!). Non si è mai verificato nella storia legislativa di questa Regione che una Legge approvata, emanata e pubblicata, quindi in vigore con tutti gli effetti normativi, non venga attuata.  Il sottoscritto – specifica l’assessore alle Politiche agricole –  unitamente a tutta la parte politica di questo Governo regionale ha lavorato e fatto il proprio dovere trovando le somme nel Bilancio regionale, tra l’altro ben “nascoste” nei capitoli del Personale, destinandole ai Centri di Ricerca e ad altri interventi per un totale di oltre 7 milioni di euro!!!! Infatti è stato svolto un lavoro certosino dal sottoscritto con il Bilancio al fine di trovare e destinare ai Centri di Ricerca € 800.000, Piano Sociale (rimborsi ai Comuni)  € 2.100.000, Piani di Quartiere € 1.500.000, Aiuti Marineria Pescara e Ortona € 810.000,  Cultura l.r. 5 e l.r. 15 € 300.000, Protezione Civile € 400.000, Abruzzo Engineering (liquidazione) € 500.000, Cons. Industriale l’Aquila € 191.000, Comune Poggiofiorito (scuola materna) € 70.000, Enoteca Regionale Ortona € 55.000, Ente Fiera € 150.000, Attività in continuità ex Arssa € 77.000, Abruzzo Lavoro (liquidazione) € 170.000. Per un totale di € 7.193.000 (sic!!!!). Ma questo lavoro, ahimè, è stato vanificato e disatteso da qualche dirigente regionale infedele e politicamente impegnato (amministratore del PD) che non applica, senza capirne le ragioni, una Legge regionale approvata e regolarmente in vigore. Su tutto questo chiaramente si dovrà fare chiarezza e soprattutto dovranno essere presi seri provvedimenti nei confronti degli inadempienti. Oggi, il nostro impegno rimane quello di dare risposte ai lavoratori del Cotir, come degli altri Centri di ricerca, e non solo (ribadisco l’intera variazione di bilancio di oltre 7 milioni di euro è stata resa vana dal mancato disimpegno !!!!) e soprattutto per trovare le risorse utili. Lavoro non facile anche alla luce degli ulteriori tagli operati dal Governo centrale producendo meno trasferimenti alle Regioni. Inutile ribadire il buon lavoro fatto in questi cinque anni con il Cotir, Crab e Crivea avendo messo a loro disposizione sia risorse di bilancio (chiaramente non come ai tempi del debito pubblico) sia le tante risorse a disposizione nel PSR  con la misura 214. Infatti in questo modo le professionalità sono state esaltate e si sono date risposte sia al mondo agricolo, sia a quei detrattori che parlavano dei Centri come stipendifici. Spiace vedere colleghi consiglieri e il segretario regionale del PD utilizzare, a ridosso di una imminente campagna elettorale, e “speculare” sulle spalle dei lavoratori facendo chiacchiere e demagogia. Pertanto – conclude l’assessore alle politiche agricole – se veramente i consiglieri regionali vogliono risolvere il problema dei Centri di ricerca diano una prova in Consiglio regionale dove la mia legge sul Cria è ferma da 18 mesi: basta avere il coraggio di approvarla, io l’ho scritta, portata e fatta approvare in Giunta. Attendo“.

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