Relatori d’eccezione per l’incontro tenutosi questa mattina all’Istituto comprensivo 1 di San Salvo sul tema “Giovani e progetto di vita”: a confrontarsi con la giovanissima platea di studenti, infatti, monsignor Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, Raffaele Bonanni, segretario nazionale della Cisl, e Graziano Marcovecchio, presidente della Pilkington.
A fare gli onori di casa davanti a una platea composta anche di numerose autorità civili e militari, il dirigente scolastico Anna Paola Sabatini, la quale ha ringraziato gli illustri ospiti, tra cui il sindaco Tiziana Magnacca e rappresentati delle forze dell’ordine, sottolineando l’importanza della scelta di un percorso scolastico adeguato per un sereno e soddisfacente futuro: “Abbiate il coraggio di costruire un progetto – ha sottolineato il dirigente scolastico, rivolto agli alunni della sua scuola – non vivete alla giornata. Datevi degli obiettivi e perseguiteli con passione”.
A seguire il saluto del sindaco, Tiziana Magnacca, che ha riconosciuto il merito della dirigente Anna Paola Sabatini di aver avviato un percorso di apertura della scuola nei confronti della società e del mondo lavorativo: “Qualsiasi sia il vostro sogno – ha raccomandato il sindaco agli studenti – siate preparati e attrezzati a raggiungerlo, perché senza adeguata preparazione non è possibile vivere bene il presente e pensare quindi al futuro”.
È stato poi il presidente della Pilkington Graziano Marcovecchio ad avviare il momento deglle relazioni,sottolineando come accanto alla specializzazione e a una scuola che prepara “tecnicamente”, occorrono innanzitutto istituti che facciano crescere persone capaci di essere aperte alla colletività, fuori e dentro il posto di lavoro: “In un mondo sempre più complesso – ha sottolineato Marcovecchio – chiediamo ai giovani la capacità di ragionare e credere in se stessi per risolvere i problemi, sempre più difficili da risolvere con le sole competenze tecniche; il lavoro non è più a carattere individuale, ma collettivo, per questo è importantissimo saper accogliere e ascoltare tutti. Da parte nostra, invece, dobbiamo sentire il debito che abbiamo nei confronti della vostra generazione, e dobbiamo mettervi a disposizione un Paese che vi consenta un progetto di futuro. E non vogliamo farlo per voi, lo dobbiamo almeno ai nostri padri, che per noi l’hanno fatto”.
Anche il segretario della Cils, Raffaele Bonanni, ha rimarcato l’importanza della dimensione collettiva: “Il nostro Paese è malato di un individualismo sfrenato e la nostra società è fiaccata da un ‘benessere che indebolisce il benessere’, rispetto a quanto invece accadeva in periodi difficili come il dopoguerra. Per superare questa fase occorre puntare sulla qualità, che si persegue migliorando la fase di progettazione e incentivando l’innovazione; per questo è fondamentale che studiate e vi applichiate. Bisogna far diventare il cervello la più importante materia prima dell’Italia”.
Infine l’intervento di monsignor Bruno Forte, che ha sottolineato l’importanza di dare un senso profondo alle attività di tutti i giorni; citando il vescovo brasiliano Dom Hélder Câmara, monsignor Bruno Forte ha detto: “Beati coloro che sognano: porteranno speranza a molti cuori e correranno il dolce rischio di vedere il loro sogno realizzato”. Monsignor Forte ha poi utilizzato una metafora, per descrivere la condizione umana legata a un progetto di vita: “Voi siete come marinai di una nave sul grande mare della vita; è fondamentale avere ben chiara la rotta, poiché il mare è bellezza, fluidità, ma anche rischio”. E per affrontare con serenità tutti i momenti di questa “navigazione”, sia quelli belli, che quelli dolorosi, monsignor Bruno Forte ha raccomandato ai tanti giovani presenti di “aprire il cuore al sogno di Dio”.
n.l.