Sulla probabile soppressione dei presidi di Polizia ferroviaria a Vasto, di Polizia postale a Chieti e di Polizia Stradale a Ortona a mare, stamane il prefetto Fulvio Rocco De Marinis ha convocato una riunione in quel di Chieti con la presenza del questore teatino Filippo Barboso, di vari amministratori locali, dei rappresentanti di tutte le forze di Polizia. La vicenda, come ormai ben noto, è al centro anche delle attività parlamentari con le interrogazioni al ministro dell’Interno Angelino Alfano presentate dagli onorevoli Maria Amato (Pd) e Fabrizio Di Stefano (PdL-FI) ed ha subito una nuova accelerazione con la risoluzione avverso la decisione del Governo approvata in Consiglio regionale in settimana.
All’incontro di stamane ha presenziato anche la Provincia di Chieti e dopo una accesa discussione sono scaturite alcune novità importanti. Ecco la posizione dell’Ente di corso Marrucino espressa dal vice-presidente Antonio Tavani: “Ho rappresentato in piena sintonia con gli amministratori locali presenti, la grande preoccupazione nonché il marcato dissenso per l’arretramento dello Stato dal nostro territorio. La Provincia di Chieti ha rimarcato l’importanza strategica del suo territorio, specialmente nei presidi più vicini ai confini meridionali della stessa con altre regioni, in ordine alla sicurezza sociale e alla prevenzione dei rischi.
Gli stessi funzionari di Polpost e Polfer presenti hanno convenuto sulla opportunità di mantenere presidi che, allo stato attuale delle cose, costano concretamente veramente poco o nulla, occupando gli stessi locali e strutture messe a disposizione in accordo con Poste Italiane e Ferrovie dello Stato. Nell’ottica della spending rewiew “non demandata alla periferia bensì decisa autonomamente dagli organismi legislativi centrali”, il risparmio sarebbe irrisorio o nullo.
Il comprensorio di Vasto e San Salvo – continua Tavani – rappresentano il baluardo della sicurezza, e il messaggio che stiamo dando ai cittadini, sia a quelli onesti che quelli meno onesti, non è rassicurante”.
Il Sig. Prefetto ha raccolto i contributi dei presenti assumendo l’impegno a rappresentarli con forza agli uffici centrali del Governo, tra i quali contributi – ci piace sottolineare – è emersa per esempio la proposta di assegnare al Commissariato di Vasto le unità della Polfer i cui uffici siano eventualmente oggetto di restrizione o soppressione”.