Questa mattina il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una risoluzione contro la chiusura dei presidi di Polizia stradale e ferroviaria nel Comune di Vasto. Una decisione, quella assunta dal ministero dell’Interno cui sta rispondendo una forte mobilitazione contraria soprattutto nel vastese. In realtà, però, sono anche altri i presidi teatini sulla via della chiusura ed è per questo che il gruppo consiliare del Pd in Provincia sollecita il presidente Enrico Di Giuseppantonio perché, “quale rappresentante delle province Abruzzesi (U.P.A.) e vice della struttura nazionale (U.P.I)”, faccia “sentire la sua autorevole voce nel merito della riforma dei presìdi delle forze dell’ordine dove s’annunciano chiusure definitive d’importanti sedi periferiche ed un ulteriore quanto inutile concentrazione nell’area metropolitana Chieti – Pescara lasciando così la restante parte del territorio con una scarsa presenza di controllo e fragilmente aggredibile da ogni forma delinquenziale.
Adesso è il momento di agire perché è in questo periodo che Prefetti e Questori sono chiamati a pianificare la realizzazione dei tagli in ragione delle indicazioni che arriveranno da Governo e Parlamento”.
Attraverso le parole del proprio capogruppo, Camillo D’Amico, i democratici in corso Marrucino chiedono l’attivazione di “un tavolo interistituzionale allo scopo di evitare che sia la restante parte del territorio ad essere penalizzato da riforme basate solo sulla logica del risparmio e non certo di una maggiore efficienza”.
Inoltre, sottolineano la necessità di “pensare ed immaginare la fusione e l’accorpamento di tutta una serie di uffici della pubblica amministrazione” nell’area urbana Chieti – Pescara che “ha solo una divisione di natura amministrativa non certo socio – economica; è questo il momento dove, oltre che recuperare efficienza e duttilità, si risparmierebbero importanti risorse finanziarie da redistribuire nella restante parte del territorio così da non privarlo di servizi e presidi di primaria necessità ed importanza. Chiediamo a Di Giuseppantonio di muoversi rapidamente nel senso da noi indicato e desiderato”