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Liceo Musicale, FAI e concerti nei cortili

Vasto_centroUna strategia di insediamento nel centro storico della città. Cortili di antichi palazzi che si trasformano in cittadelle fortificate della musica. La prospettiva di una “lunga marcia” di giovani liceali che, dall’ odierna periferia di una località nel XVI secolo chiamata Villa del Signore (l’ottocentesco casino di campagna dei Palmieri oggi in via S. Rocco), si sposta nel luogo urbano interamente segnato dalle orme dei Padri, diventa la metafora più significativa e convincente di quel modello culturale che il Liceo Musicale di Vasto vuole offrire ai civitatis habitatores. In che cosa consiste questo paradigma? Molto semplice. Nel cavare dalle antiche pietre dell’ancor più remota urbs quelle rotonde sonorità di cui sono intrise, grazie all’impegno dei giovanissimi allievi del neonato Liceo Musicale (costituito nell’ambito del Liceo Scientifico “Mattioli”) desiderosi di affidare alla loro musica gioiosa il risveglio dell’attesa primavera  in un centro storico, in buona sostanza, qua e là ancora dormiente.

Una cosa va detta. Le Giornate del Fai del 22/23 marzo di quest’anno costituiscono un utile contributo all’avvio di una Vasto Renaissance cui molti aspirano (parlo, ovviamente, dell’homo civicus che auspica la gratuità dell’impegno per la tutela e per la valorizzazione dei beni culturali). Solo la pacifica invasione degli strumentisti in fiore di un Liceo di Stato (solo quattro in Abruzzo, e 87 in tota  Italia per l’ a.s. 2013-2014) può dare forma alla città come vita e spettacolo. E se è vero che, in una canzone di Franco Battiato (Risveglio di primavera), leggo il seguente trobar clus, «Sentimenti occulti tra noi /mi innamorai /seguendo i ritmi del cuore/e mi svegliai in primavera», è ancor più vero che sono queste le sensazioni che avverto da vecchio docente ormai giunto alla soglia del proprio autunno. Certo, nelle aule del mio Liceo, vedo fluire l’energia di questi adolescenti che permea il duro lavoro di piano, violoncello, sax, tromba, clarinetto, canto, flauto, chitarra e musica d’insieme. E dico a me stesso: «non a caso, l’avvio di un’orchestra al primo anno di scuola è la grande scommessa su cui punta la nuova istituzione». “Qui si parrà la tua nobilitate” (If. II, 9) scrive il poeta non ancora pago degli infiniti significati racchiusi nella sua arcaica lingua. Ed è qui,  proprio qui – aggiungo –, nello straordinario play strumentistico di cui sono protagonisti, che può misurarsi la nobilitate dei nostri allievi.

Il vecchio refrain di Cortili porte aperte schiude l’uscio civettuolo di case che vogliono raccontare ancora la loro storia. Volendo, si può immaginare il récit del cinquecentesco Palazzo del Nibio (poi del Matto Cardone) dove, a cavallo di due secoli, donna Letizia Feltria della Rovere viveva gli echi napoletani di quel torbido femminicidio di cui era rimasta vittima la cugina acquisita Maria d’Avalos per mano del principe Carlo Gesualdo di Venosa, tra i più grandi compositori musicali di tutti i tempi. Le ragazze e i ragazzi hanno la forza di cavar fuori le armonie nascoste del Principe dei Musici. Quasi non bastasse, hanno la possibilità di evocare i ritmi di quei remoti studenti che, negli anni Cinquanta del Novecento, in questa prima sede dell’allora Istituto Magistrale, ascoltavano le lezioni di musica di Aniello Polsi, autore di canzoni dialettali, romanze e operette. Le giovani musiciste e i giovani musicisti possono far capire che, quando in quel sito sussisteva una scuola, il centro storico fioriva di una vita rigogliosa. E gli altri Palazzi? Marchesani (già dei Cieri), Invitti (dove troneggiava la Torretta del Buon Consiglio), dei baroni Cardone in cui è visibile il touch dell’architetto napoletano del Settecento Mario Gioffredo? Qui, in queste sedi, con la regia del digente Silvana Marcucci, i docenti Maria Del Bianco, Nunzio Fazzini, Nicola Mariani, Federico Orlando, Alberto Ortolano, Filoteo Di Laudo, Clotilde Muzii guideranno gli allievi nelle loro performance. Mentre scrivo ascolto le Beatitudes di Vladimir Martynov. Da questa composizione si può capire che La grande bellezza è già iniziata.

Giornate di primavera del Fai – Vasto 22/23 marzo 2014 – Ore 10/12 – 16/18,30
Cortili dei palazzi Nibio, Marchesani , Invitti, Cardone

Palazzo d’Avalos 23 marzo
Mattinaore, 10,00; 10,30; 11,15; 12,00; 12,20
Pomeriggio: ore, 16,20; 17,00; 17,30; 18,10

Luigi Murolo

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