È stata sotto torchio per tre ore, questa mattina presso il Tribunale di Pescara, Lucia Zingariello, nell’ambito dell’incidente probatorio relativo al processo in cui è imputata la stessa Zingariello, Rosa Giammarco, ex responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo, il vastese Ermanno Falone e l’ex assessore Luigi De Fanis, a seguito dell’indagine denominata “Il Vate” avviata per presunte mazzette nel settore Cultura, a cui De Fanis era delegato.
L’ex segretaria per tre ore ha dovuto quindi rispondere alle domande del Gip Maria Carla Sacco, del pubblico ministero Giuseppe Bellelli e degli avvocati.
Soddisfatto per quanto emerso dagli interrogatori l’avvocato Angela Pennetta, difensore dell’unico vastese coinvolto nelle indagini, Ermanno Falone: l’ex segretaria ha infatti dichiarato di non essere nemmeno a conoscenza dell’ esistenza dell’associazione “Abruzzo Antico”, di cui Falone è legale rappresentante; la stessa Zingariello ha poi dichiarato di conoscere Falone solo per la contestuale presenza ad alcune feste di compleanno a cui avrebbero partecipato entrambi. Il ruolo di Falone, quindi, si confermerebbe marginale, rispetto all’inchiesta.
L’ex segretaria ha anche dovuto render conto di alcune dichiarazioni fatte a mezzo stampa, in particolare alla giornalista Lilli Gruber, sul comportamento tenuto da alcuni operatori del Corpo Forestale. La Zingariello, però, nello specifico ha ritenuto di avvalersi della facoltà di non rispondere.