Sulla riconferma in toto della Giunta azzerata da parte del primo cittadino Luciano Lapenna, non poteva non essere fortemente critico anche Davide D’Alessandro, che, in una nota, sottolinea la sconfitta del Pd vastese e della sua segreteria.
“Tanto tuonò che non piovve. Lapenna ha azzerato la Giunta il 29 marzo scorso e, dopo aver preso in giro i cittadini vastesi per circa un mese, ha deciso di riconfermarla in blocco, coprendosi di ridicolo. Per dirla con le parole di quella santa donna di Bianca Campli, una risata lo ha seppellito. Del Circo Lapenna ridono tutti, salvo la corte dei miracoli, molto interessata alla sua difesa. Piange Vasto, ahimé, e piange il Pd, schiaffeggiato nel momento in cui ha pensato di essere il Pd, di poter fare il Pd. Non poteva accadere poiché, lo scrivo da anni, Lapenna non è del Pd. Lapenna è soltanto di se stesso. Gioca sempre la propria partita. Politicamente è un brigante e con i briganti, insegna Pertini, occorre essere briganti e mezzo. Il Pd non può consentire che l’Amministrazione di questa città sia orientata da Sel, Rc e Psi (fatto rinascere ad arte all’interno del Pd), che si blindano, dettano la linea, fanno i boriosi soltanto a Vasto, dove il Sindaco lo consente. Presto saranno spazzati via, partitini a conduzione familiare e non, il peggio del peggio della Seconda Repubblica mai nata. Altro che altra generazione! È la generazione di sempre, fatta di niente. E con la Giunta fotocopia rischia di essere spazzato via anche il Pd perché, in assenza di chiarezza, con un Sindaco che rema contro il partito, con un Sindaco totalmente disinteressato al bene della città, con un Sindaco che reitera bugie da anni tanto da far apparire Pinocchio come l’ultimo difensore della verità, è finita anche per il Pd vastese. Il carrozzone del giovane segretario Del Casale ha già imboccato il viale alberato, il viale dei cipressi. “…E il carrozzone riprende la via, facce truccate di malinconia, tempo per piangere no, non ce n’è, tutto continua anche senza di te”.