“Gabriele Marchese unisce competenza e capacità a onestà e trasparenza, per questo rappresenta il candidato ideale di Abruzzo Civico”. Queste le parole che Giulio Borrelli, volto noto del giornalismo italiano e portavoce della lista civica che sostiene Luciano D’Alfonso, Abruzzo Civico, ha presentato in conferenza stampa questa mattina al Bar in Piazza, la candidatura dell’ex sindaco di San Salvo e oggi tra le fila della minoranza, nonché ex assessore provinciale.
“Ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale – ha sottolineato Marchese – per mettere al servizio dell’intera comunità e del nostro territorio l’esperienza, l’onestà, la coerenza, l’impegno e la passione che hanno contraddistinto da sempre la mia azione politica”.
Molti i punti di programma esposti durante l’incontro di ieri, partendo dalla “riduzione dei costi e privilegi della politica; dobbiamo inoltre dare centralità al lavoro, eliminando tutta quella serie di enti utili esclusivamente agli appetiti elettorali dei partiti, piuttosto che ai cittadini”. Tra questi enti “inutili”, comunque, non è ricompreso il Cotir, alle prese con i noti problemi di finanziamento: “La ricerca va finanziata e i lavoratori hanno naturalmente diritto di percepire lo stipendio”.
A seguire i punti principali di riforma: “Occorre riformare il sistema sanitario, perché non è possibile abbandonare a se stessi i cittadini delle zone interne; va ridisegnato anche il sistema dei trasporti, ormai arcaico, e il sistema della formazione professionale, che deve dare più risposte alle imprese e al sistema produttivo e meno agli appetiti elettorali dei partiti. Questi tre sistemi costituiscono con un buon 80% l’ossatura del bilancio regionale, se non vengono riformati si continuerà a gestire l’ordinaria amministrazione con i risultati che tutti conosciamo”.
Parola poi al portavoce regionale, Giulio Borrelli, soddisfatto delle liste presentate: “Abbiamo posto pubblicamente questioni specifiche sulla spesa regionale a Luciano D’Alfonso: i costi della politica devono essere abbattuti con l’abolizione dei rimborsi ai gruppi politici, con la revisione degli emolumenti, il taglio delle auto blu e la riorganizzazione di enti e aziende partecipate. Con questi risparmi si potranno ridurre le tasse e investire sulle attività per i giovani”.