Anche l’edizione 2014 del Premio Mimì Di Egidio è andata in cantiere con il solito positivo riscontro. Grande affluenza di giovani e Autorità civili e militari all’interno dell’aula magna Maurizio Natale dell’Istituto Tecnico Statale Economico-Tecnologico “F. Palizzi” per la cerimonia di consegna del premio istituito per volontà della signora Italia Stramenga, tra le fondatrici dell’Adriatica Vittoria Colonna, in ricordo della figura del marito Mimì, che fu tra i fondatori del Lions Vasto Host e stimatissimo imprenditore paladino della informatizzazione nel commercio e nell’industria, che arrivò ad aprire ben 5 rivendite della Olivetti tra Vasto, San Salvo ed Atessa.
La manifestazione, tenuta il 3 maggio scorso, è stata introdotta dai saluti di Achille Muratore, presidente del Lions Club Vasto Host, e Guido Caravaggio, presidente del Lions Club Adriatica Vittoria Colonna ed ha compreso una interessante relazione del prof. Fabrizio Fabbri, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sul tema “La particella di Higgs – Cronaca di una scoperta”, un tema che ha saputo destare l profonda attenzione dei presenti. Il Bosone di Higgs, o “particella di Dio” è una particella elementare teorizzata nel 1964 da ricerche distinte del britannico Peter Higgs e del belga François Englert (entrambi premi Nobel per la fisica nel 2013) e osservata per la prima volta nel 2012 negli esperimenti ATLAS e CMS, condotti con l’acceleratore LHC del CERN
Tornando al Premio, esso è rivolto ai giovani alunni delle scuole superiori di Vasto scelti attraverso la selezione data dai voti del diploma, dai voti nelle medie degli ultimi due anni precedenti il diploma, dall’acquisizione di particolari competenze in campo linguistico. Quest’anno ad aggiudicarselo sono stati gli allievi Silvia Angiolillo dell’IIS E. Mattei, Alessandro Barbato dell’IIS Pantini-Pudente, Jessica Ientilucci dell’ITCG Palizzi e Mariangela Potente, vincitrice assoluta, del Liceo Mattioli. Di particola repregio la testimonianza della vincitrice dell’edizione 2013 Federica Ruscitti.
fotoreportage di Massimo Molino