truffaSono tanti e a volte molto fantasiosi i modi escogitati da malintenzionati senza scrupoli per estorcere denaro: un abile truffatore è riuscito, in maniera subdola, a personalizzare il proprio piano per farsi dare ciò che gli interessa direttamente dalla vittima!
È quanto scoperto dagli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Vasto, diretto dal vicequestore aggiunto, il dottor Cesare Ciammaichella, che hanno ricostruito la vicenda di un uomo originario della provincia di Caserta che, camminando per strada, aveva trovato casualmente un foglio, probabilmente smarrito da qualcuno, in cui erano stati fotocopiati un documento di identità e un codice fiscale intestati ad una donna.
“Incuriosito – spiegano dalla Polizia – lo aveva raccolto e immediatamente aveva pensato di utilizzare quei dati per ‘guadagnare’ denaro, mettendo in atto un ingegnoso piano per poter truffare con astuzia le proprie vittime. Si era recato presso un esercizio commerciale per attivare una scheda Sim fornendo proprio i dati della donna e riuscendo quindi ad avere una nuova utenza telefonica, chiaramente intestata alla stessa. Con una carta prepagata del gruppo Eni, che consente di acquistare merci e servizi presso gli esercenti convenzionati, l’uomo aveva poi pensato di reperire denaro ricaricando la predetta carta. Questo tipo di carte prepagate non sono contrattualizzate, pertanto il punto vendita non richiede documenti all’acquirente. Con la nuova utenza telefonica l’uomo aveva accuratamente individuato un distributore di carburanti di Vasto, naturalmente convenzionato Eni per poter accedere alle ricariche e ai servizi offerti.
Spacciandosi per il Comandante della Guardia di Finanza, aveva convinto la titolare di essere un amico del fratello. Con un abile giro di parole era riuscito a fare in modo che la malcapitata accreditasse la somma di 250 euro sulla carta in suo possesso. Quando la donna, parlando con il fratello, aveva scoperto di essere stata ingannata, aveva subito cercato di bloccare la ricarica effettuata, ma il truffatore aveva già ritirato la somma di denaro. A questo punto non rimaneva che rivolgersi alla Polizia. Nel frattempo, il truffatore era tornato alla carica utilizzando sempre quell’utenza e, sempre spacciandosi per il Comandante della Guardia di Finanza, aveva tentato di convincere la signora ad accreditare una nuova somma di denaro”.
A seguito della denuncia sporta dalla titolare della ditta dei carburanti, la Polizia ha quindi avviato le indagini, rilevando che la carta Eni utilizzata per le ricariche apparteneva ad una donna straniera.
Dalla documentazione acquisita presso l’esercizio dove era stata attivata la Sim gli operatori hanno reperito anche i dati della persona che aveva attivato l’utenza, risalendo così ad un uomo residente nel casertano.
Con l’ausilio del personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Maddaloni, in provincia di Caserta, hanno quindi raccolto una serie di informazioni utili per l’identificazione del colpevole, mentre dalle stesse indagini è emerso che la donna straniera intestataria della carta Eni e la donna i cui documenti erano stati utilizzati per l’attivazione della sim card sono estranee ai fatti.
Le attenzioni della Polizia si sono così concentrate sull’uomo: rintracciato e interrogato dalla Polizia, ha subito ammesso le proprie responsabilità. Il truffatore aveva pensato di farla franca perché aveva attivato e utilizzato la Sim a nome di un’altra persona, credendo, in caso fosse stato scoperto, di far ricadere la colpa sull’ignara signora a cui aveva intestato la Sim. Nell’abitazione dello stesso gli operatori hanno rinvenuto la Sim in questione e la carta Eni ricaricabile dove confluivano le somme di denaro.
L’uomo, identificato per G.V., di anni 33, ha infatti alle spalle una lunga carriera nel settore dei raggiri e più volte aveva messo in atto la stessa identica truffa, a colpi di 250 euro per volta, importo massimo consentito per le ricariche giornaliere sulla medesima carta. Sarà deferito all’A.G. competente per i reati di Truffa e Sostituzione di persona.
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