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Aids, prevenzione e management: convegno a Palazzo d’Avalos

aidsSi terrà sabato prossimo la lunga giornata di lavori organizzata dall’Unità Operativa Malattie Infettive del presidio ospedaliero di Vasto, di cui è responsabile la dottoressa Maria Pina Sciotti, per il convegno dal tema “Aids: prevenzione e management” che si pone l’obiettivo di contrastare l’abbassamento dell’attenzione nei confronti del problema Aids sia della popolazione generale e sia degli operatori sanitari, di sensibilizzare e di incentivare l’offerta gratuita del test. La possibilità, inoltre, di interagire con un Esperto di fama internazionale come la professoressa Cristina Mussini dell’Università di Modena, rende l’evento una occasione di confronto e discussione sulle problematiche cliniche e sul management dell’infezione da Hiv/Aids.
“Dal 2010 – ricordano gli organizzatori – i dati sulla sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv sono disponibili per tutte le regioni italiane, fino al 2008 solo l’Aids era sottoposto a notifica obbligatoria. Dagli ultimi dati emerge che nel 2012 sono stati segnalati 6,5 nuovi casi di Hiv positività ogni 100.000 residenti (3.853 nuove diagnosi), senza variazioni significative rispetto agli anni precedenti, con il 79,0% delle nuove diagnosi nei maschi. Negli anni si osserva un aumento dell’età mediana alla diagnosi ( 38 anni per i maschi e 36 anni per le femmine nel 2012), nonché un cambiamento delle modalità di trasmissione: diminuisce la proporzione di tossicodipendenti ma aumentano i casi attribuibili a trasmissione sessuale. Nel 2012, la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’80,7% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 42,7%; MSM 38,0%). L’incidenza di Aids e il numero di decessi per anno continuano a diminuire, principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali. Tra il 2006 e il 2012 è invece aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività ( 67,9 % nel 2012). Le diverse modalità di trasmissione dell’Hiv sono ben note e conosciute. Altrettanto ben note sono le modalità di prevenzione dal contagio. Tuttavia, gran parte della popolazione italiana sottostima il rischio di venire contagiati dall’Hiv”.

Il programma del convegno

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