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“Sgarbi sindaco di Vasto”, la proposta di Davide D’Alessandro

consiglio-comunale-ombrina mare - 32-d'alessandroHa superato abbondantemente i 40mila abitanti, ma tra questi non ce n’è uno degno e/o in grado di fare il sindaco. Questo l’impietoso quadro della Vasto politica tratteggiato dal consigliere comunale indipendente Davide D’Alessandro, che in una nota propone Vittorio Sgarbi come prossimo sindaco di Vasto. E – meglio chiarire subito – “nessuno si azzardi a parlare di provocazione”.
“Archiviate le Regionali, – scrive D’Alessandro – allontanato lo spettro del voto per le Politiche, cancellate le Provinciali, l’agenda fissa la prossima scadenza elettorale per i cittadini vastesi: le Comunali del 2016. Sembra una data lontana, ma non lo è. Le manovre sono già iniziate. Lapenna va a scadenza e, con un’Amministrazione tanto pasticciona quanto inconcludente, sono in tanti a farsi avanti per sostituirlo. Chi in sordina, chi allo scoperto, chi mentendo sapendo di mentire. Una volta c’erano il centrodestra, il centrosinistra, le 5 Stelle e i civici, ma fra due anni? Ciò che manca, al momento, non sono i prodotti locali con ambizione persino sfrenata, ma il progetto, il disegno e, soprattutto, una figura di riconosciuto prestigio in grado di far ripartire Vasto, di rilanciarne il nome, l’immagine, le meraviglie e i tesori oltre i confini paesani, schiacciata e abbandonata com’è all’estrema periferia della provincia di Chieti. Vasto vive da anni una parabola discendente che non accenna a finire. Non saranno le sigle e le ambizioni personali a risollevarla. Occorre affidarla a un uomo che sappia rompere gli schemi, andare oltre i mandarini e i comitati d’interesse localistico, imporre la propria visione, puntando a riqualificarla dal punto di vista turistico e culturale. Vittorio Sgarbi sarebbe la persona giusta. Nessuno si azzardi a parlare di provocazione. Non provoco affatto. Propongo, invito, esorto. Anzi, vorrei mettere insieme diverse voci per chiedergli al più presto la candidatura, per prepararla, sperando che accetti. È stato Sindaco di San Severino e di Salemi, ma Vasto è Vasto. Proviamoci, per un’altra Vasto. La fine di questa città, tra mediocri, incapaci e venditori di fumo, è dietro l’angolo. Sgarbi Sindaco è l’ultima speranza. Il resto che vale?”.
L’idea, in effetti, è intrigante, basti immaginare come potrebbe essere una conferenza stampa alla Sala del Gonfalone: “Sindaco scusi ma…” “Capra! Capra! Capra! Studia! Capra!”. E chi se ne perderebbe più una?
L’idea è talmente intrigante che a qualcuno potrebbe pure venire in mente di estenderla anche ai consiglieri comunali e agli assessori;  una cittadinanza che non è capace di esprimere un progetto politico compiuto che consiglieri e assessori potrà mai dare all’amministrazione comunale, seppur guidata da cotanto sindaco? Come insegna l’esperienza di Salemi, magari potremmo importare anche noi un Morgan assessore all’ebrezza (non sto inventando niente). E gli stessi cittadini? Saranno in grado di votare con discernimento o per il Consiglio comunale di Vasto è il caso di far votare – che so io – i cittadini di Montelepre (giusto per citare a caso un altro Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, come quello di Salemi)? No, perché non sia mai riusciamo a portare la candidatura di Sgarbi a Vasto e poi manco lo votano… Sono figure!
Ad ogni modo, in effetti ci sarebbe da riflettere, ma non troppo seriamente su tutto: se infatti le parole del consigliere D’Alessandro non possono essere considerate come provocazione, le mie – ovviamente – sì.

n.l.

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