L’incidente fatale verificatosi nel tratto di A14 tra Ortona e Francavilla ha riportato in auge problematiche mai sopite in merito allo stato di sicurezza di strade e autostrade italiane. Anche il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, è tornato sulla questione e, soprattutto, è tornato a chiedere di considerare, tra le infrastrutture strategiche della regione, la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A/14 nel tratto che va da Pedaso a Vasto Sud, richiesta che ha avanzato anche in passato alla Società Autostrade, dalla quale tuttavia ha ricevuto giustificazioni non condivisibili basate sull’insufficiente volume di traffico.
“Si tratta di una direttrice costiera che assume una rilevanza fondamentale, soprattutto nello sviluppo economico e turistico ed è percorsa ogni giorno da un numero notevole di mezzi pesanti – torna a ribadire Di Giuseppantonio – purtroppo scenario di incidenti stradali, spesso mortali, che giustificano la non sostenibilità dell’attuale configurazione a due corsie. Una terza corsia andrebbe, tra l’altro, a beneficio della viabilità del nostro territorio: molte delle strade comunali e provinciali non sono più in grado di reggere elevati volumi di traffico e la terza corsia, oltre a garantire un collegamento rapido, consentirebbe di alleggerire il flusso veicolare che grava sulla cosiddetta viabilità ordinaria, con minori rischi per gli automobilisti”
In particolare, il Presidente della Provincia ha ricordato che il tratto che va da Pescara ovest Chieti a Vasto sud è il più impervio, mancano adeguate corsie di emergenza, sono presenti saliscendi e tornanti pericolosi mentre la parallela Statale16 è interdetta al traffico pesante perché vi sono viadotti su cui è vietato il traffico pesante.
“Non dimentichiamo, infine – conclude Di Giuseppantonio – che il tratto abruzzese dell’A/14 è una vera e propria cerniera fra nord e sud del Paese e non possiamo rischiare, a fronte di notevole incidenza del traffico ed in mancanza di una viabilità alternativa, il blocco della circolazione nelle due direzioni e di assistere a incidenti evitabili con l’introduzione della terza corsia”.