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D’Adamo e Aloè scrivono a D’Alfonso: scelga personaggi competenti e con moralità cristallina

Nicolangelo D'Adamo
Nicolangelo D’Adamo

Parte da Vasto il primo appello al rispetto della meritocrazia nelle scelte dei candidati agli incarichi vari nella Regione Abruzzo dopo le consultazioni elettorali del 25 maggio scorso. Infatti, con una lettera aperta al neo-presidente Luciano D’Alfonso sono Nicolangelo D’Adamo e Ivan Aloè a riportare la questione sotto i riflettori, non senza ricordare all’ex sindaco di Pescara che il suo successo è strettamente dipendente dalla fiducia che gli italiani hanno deciso di riporre in Matteo Renzi. Ecco il testo della lettera:

“Caro presidente Luciano D’Alfonso,
Siamo elettori del Partito Democratico di Vasto, già a vari titoli impegnati nella vita politica cittadina, che in quest’ultima tornata elettorale, pur votandoLa, hanno criticato talune Sue scelte elettorali e taluni compagni di viaggio. Ma tant’è: i risultati sono venuti, netti ed inequivocabili, per il rinnovo del Consiglio regionale, anche sulla spinta dell’onda lunga dell’affermazione del Segretario e Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Di questi risultati siamo molto soddisfatti.

Ora c’è tutto il lavoro di definizione della nuova Giunta e del rinnovo delle importanti e numerose cariche di competenza regionale che, presumiamo, seguiranno un percorso determinato da precisi criteri che Lei vorrà indicare e seguire. E però la vittoria odierna, così cospicua, porta il marchio evidente dell’investimento che l’elettorato ha voluto fare sul Presidente del Consiglio Matteo Renzi per il suo progetto di riforme, quelle radicali da troppo tempo attese. Appare pertanto necessario ed opportuno  individuare, a nostro parere, per gli adempimenti successivi di Sua competenza, come  primo criterio di riferimento,  la sola “Meritocrazia”, che il Segretario Nazionale del PD ripete ormai come un mantra, per avviare anche nella  Regione Abruzzo quel vasto processo di rinnovamento, quasi una catarsi,  della politica e di tutto ciò che ne consegue.

Pertanto, signor Presidente, nel rinnovarLe  gli auguri di buon lavoro, sottolineiamo con vigore che ci aspettiamo di leggere sui giornali che le Sue scelte cadranno su personaggi di sicuro affidamento democratico, ma anche competenti del lavoro che vengono chiamati a  svolgere e con una moralità cristallina.

Appare quasi inutile sottolineare che non dovrebbero quindi trovare posto tra i futuri nominati personaggi che possono vantare solo amicizie di potenti, maneggioni, voltagabbana, convertiti dell’ultima ora. Tanto meno gli incarichi debbono rappresentare una consolazione per i bocciati alle recenti elezioni o una sorta di risarcimento  per la loro candidatura: i tempi sono cambiati!

Ci rendiamo conto che queste raccomandazioni sono eccessive e sicuramente Lei neppure ha pensato a tradire il criterio della competenza e della moralità nella scelta dei suoi futuri collaboratori. Ciò nonostante abbiamo voluto sottolinearlo per ribadire quali siano le nostre speranze e quelle di tantissimi elettori che Le chiedono di cambiare l’Abruzzo”.

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