Intervento di soccorso, stanotte, degli uomini della Guardia Costiera di Ortona agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Nicola Attanasio, che hanno tratto in salvo un diportista di cui si erano perse le tracce. Erano circa le 9,30 di giovedì, infatti, quando l’uomo, con una barca di 7 metri, è partito dal porto di San Salvo “Le Marinelle”, diretto ad Ortona per sottoporre la propria imbarcazione ad alcune riparazioni; ad Ortona, però, l’uomo non è mai arrivato.
Quando erano ormai le 22,15, la moglie del diportista, la signora M.D., di Casalbordino, non avendo più sue notizie, ha contattato la Sala operativa della Guardia Costiera al 1530 che ha subito attivato le ricerche; la richiesta di aiuto della donna ha infatti trovato la pronta risposta degli uomini delle unità navali della Guardia Costiera di Ortona con l’uscita della Motovedetta “Ogni tempo” SAR (dall’acronimo inglese di Search and Rescue) CP 885. Contemporaneamente, la Sala operativa della Guardia Costiera di Ortona ha attivato le ricerche lungo la costa con due unità terrestri, mosse rispettivamente da Ortona e Vasto.
Dopo circa un’ora di ricerche, l’unità di soccorso ha intercettato il natante a vela, con a bordo il signor A.P., di 71 anni, in stato confusionale ed all’estremo delle forze, a 6 miglia dal porto di Ortona; l’imbarcazione aveva il motore in panne e non poteva nemmeno ad andare a vela a causa della bonaccia.
Dai successivi accertamenti della Guardia Costiera è emerso che il velista, nell’operazione di disormeggio, aveva perso ì il telefono cellulare e non aveva acceso la radio di bordo sul canale di ascolto/emergenza VHF CH 16, rendendo le ricerche più difficoltose, in quanto non è stato possibile utilizzare gli strumenti di intercettazione radioelettrici presenti a bordo dell’unità di soccorso.
A seguito di questo episodio, la Guardia Costiera – che assicura lungo gli 8mila chilometri di coste italiane il servizio di soccorso in mare, con unità dedicate senza soluzione di continuità, pronte a muovere 24 ore su 24 – ricorda l’importanza, quando si prende il mare, di controllare la completezza delle dotazioni di bordo e l’efficienza ed utilizzo delle apparecchiature radioelettriche per aumentare la sicurezza della navigazione.