Non c’è ancora l’ufficializzazione degli eletti all’Emiciclo, attesa tra stasera e domani, ma è già baruffa all’interno della maggioranza. Sono state le prime consultazioni con gli alleati ad irrigidire il clima all’interno della coalizione ed è stata in particolar modo Abruzzo Civico, la lista nata dalla collaborazione tra Giulio Borrelli e Giulio Sottanelli e che tra gli eletti potrà contare su due consiglieri ivi compreso il vastese Mario Olivieri, ad alzare già i toni del confronto.
I vertici del movimento non hanno gradito affatto la presenza dei Silvio Paolucci, Camillo D’Alessandro e Giovanni Lolli al vertice con Luciano D’Alfonso, mancato gradimento ribadito con forza in una nota nella quale è scritto “I consiglieri regionali di Abruzzo civico sono stati invitati a Pescara, come tutti gli eletti nella maggioranza di centrosinistra, a colloqui individuali che si sarebbero dovuti svolgere con il presidente della Giunta, Luciano D’Alfonso, per conoscere le valutazioni di ognuno in vista delle prossime decisioni da prendere. Agli incontri con i singoli consiglieri, D’Alfonso si è presentato, inaspettatamente e in modo istituzionalmente improprio, con Silvio Paolucci, Giovanni Lolli e Camillo D’Alessandro, che non si è capito quale ruolo avessero in quella sede”.
“Non pensiamo che il presidente sia stato “commissariato” dagli esponenti del suo partito – prosegue la nota – ma è bene si sappia che Abruzzo civico, fedele al mandato ricevuto dagli elettori, non accetterà impostazioni da direttorio partitico, e svolgerà un ruolo di vigilanza e di stimolo critico per un radicale cambio di passo nelle scelte e nei metodi di governo della nostra regione”.
In linea ipotetica la nuova Giunta D’Alfonso dovrebbe garantire l’assessorato sia a Regione Facile che ad Abruzzo Civico, le uniche due liste della coalizione di maggioranza ad avere due consiglieri, ma in ambedue i casi si rischia di avere un eletto nella circoscrizione aquilana ed uno in quella chietina.
Parrebbe logico pensare ad una equa ripartizione anche perché entrambe le circoscrizioni avrebbero in Giunta già un componente, Paolucci per la teatina e Lolli per l’aquilana. Pensando ad una Andrea Gerosolimo che è passato dal centrodestra al centrosinistra (come altri) è normale pensare che Giulio Borrelli rivendichi quel posto per la sua provincia e per Mario Olivieri e che il direttorio del Pd lo abbia infastidito non poco.
Oltretutto sulla Giunta in via di definizione, così come sugli altri incarichi, si abbatteranno i tifoni Donato Di Matteo, Giuseppe D’Ambrosio (quest’ultimo qualora fosse eletto) e, soprattutto, Mario Mazzocca, eletto nelle fila di Sel dopo che era stato costretto a sospendersi dal Pd che non lo avrebbe fatto candidare. Accontentarne almeno uno significherebbe ridimensionare qualcun altro e quanto accaduto ieri a Pescara potrebbe anche lasciare intendere l’ipotesi della richiesta di sacrificio proprio ad Abruzzo Civico. Vedremo gli sviluppi nelle prossime ore, nelle quali dovrebbe essere finalmente chiaro il quadro della composizione del nuovo parlamento regionale.