“Ennesima presa per i fondelli da parte di questa Amministrazione comunale”: questo è l’incipit di un documento diramato dal capogruppo di Progetto per Vasto Andrea Bischia in merito all’assenza si panchine sul lungomare Duca degli Abruzzi alla Marina. Bischia ricorda come già il 18 agosto del 2013 aveva presentato una interrogazione “visto il numero di appartamenti e quindi di residenti estivi, e non, presenti nella zona suddetta e che rendono movimentato il tratto in questione; ritenendo importante servire il tratto di lungomare di apposite panchine, che negli anni precedenti venivano utilizzate da anziani residenti e non che potevano intrattenersi senza dover necessariamente raggiungere il centro della Marina”, ma constando anche che la loro assenza “va a ledere l’immagine cittadina per un disservizio creato e per una devalorizzazione del lungomare stesso e sta creando inesorabilmente uno svuotamento e un disinteresse nel fare passeggiate lungo il suddetto viale”.
Nell’interrogazione l’esponente di PpV chiedeva all’allora assessore competente “se era sua intenzione produrre il massimo impegno al fine di ripristinare con panchine nuove il viale Duca degli Abruzzi, dopo la dismissione di quelle vecchie, e quindi ridare decoro, funzionalità oltre che valorizzare un tratto molto spesso bistrattato, e quindi dare la possibilità a molti turisti, e non, di apprezzare il litorale anche usufruendo del lungomare in questione”. “La risposta – ricorda Bischia – è stata che avrebbero sicuramente provveduto a mettere nuove panchine lungo tutto il tratto, prima dell’inizio della stagione estiva, perché è loro intenzione voler difendere e non snaturare la vocazione turistica che è parte integrante di questa città”.
Purtroppo, però, così non è stato tant’è che il buon Andrea afferma “La stagione estiva è ormai iniziata e questa Amministrazione ha dimostrato per l’ennesima volta di non saper mantenere le promesse e gli impegni presi, tant’è che il lungomare Duca degli Abruzzi è ancora spogliato delle proprie panchine creando disagi e malcontento tra i residenti e proprietari di abitazioni”.