Come già anticipato ieri, il giudica monocratico del Tribunale di Vasto ha assolto perché il fatto non sussiste Angelo Pollutri, difeso dall’avv. Sandro D’Aloisio, e Luigi Sammartino, difeso dall’avv. Angela Pennetta, dalle accuse mosse loro in merito all’utilizzazione che si presumeva abusiva di una seconda vasca di raccolta dei rifiuti nel Consorzio Civeta a partire dal 2009 dopo l’emissione di due ordinanze datate aprile e ottobre del 2008.
I due inquisiti hanno sempre sostenuto che “le ordinanze sono state emesse per evitare che i rifiuti del territorio vastese traslocassero presso l’impianto privato di Lanciano e tramite le ordinanze si è evitato un danno di circa 4 milioni al territorio vastese che aggiunti ai 6 milioni di euro dovuti all’impianto di Lanciano avrebbero significato il fallimento di molte amministrazioni”.
“L’assoluzione dimostra la bontà e la correttezza della mia azione a difesa del territorio e soprattutto la difesa occupazionale all’interno dell’impianto”, ha dichiarato Angelo Pollutri appena appresa la notizia, il quale ha aggiunto: “Ho fatto ciò che la coscienza mi indicava, preoccupandomi dell’importanza strategica che l’impianto ha per Cupello e consapevole del fatto che se un solo kg di rifiuto avesse raggiunto Lanciano il Civeta a quest’ora era chiuso con danno a Cupello, al territorio e con 70 disoccupati.
Molto hanno gioito e ricamato politicamente su questa azione amministrativa e su quella relativa giudiziaria. L’assoluzione dimostra che il bene del territorio si dimostra con i fatti ed in prima persona utilizzando al meglio il proprio ruolo.
Approfitto per ringraziare quanti lavorano quotidianamente per il bene del consorzio e anche quelli che nonostante il miracolo di un posto di lavoro difeso con le unghie dal sottoscritto durante l’ultima campagna elettorale hanno giocato su questo procedimento mettendo in cattiva luce il sottoscritto e l’azione amministrativa condotta in questi anni in favore della difesa dei posti di lavoro che il Civeta ha al proprio interno”.