Mattinata concitata in largo Cavallerizza a Chieti, al termine della quale i Carabinieri hanno arrestato un ricercato che doveva scontare 9 anni di carcere. I fatti: erano circa le 13.45 quando un Maresciallo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Chieti ha avvistato Emilio Giurastante, allontanatosi due giorni prima dall’Ospedale del capoluogo dove si trovava ristretto in regime di detenzione domiciliare. Il Sottufficiale dapprima ha avvisato la Centrale Operativa del Comando Provinciale della localizzazione del pregiudicato e, a debita distanza, ha atteso l’arrivo dei colleghi per poter procedere all’arresto. Purtroppo, dopo pochi istanti, il Giurastante, accortosi di essere stato individuato, ha tentato di allontanarsi per far perdere le proprie tracce. Il 49enne Maresciallo, che conosceva l’uomo per i suoi trascorsi penali, al fine di evitare una nuova fuga, lo ha chiamato per nome in attesa dei rinforzi e per rallentarlo. Il Giurastante, di contro, gli si è avvicinato, dissimulando intenti aggressivi, e, facendo finta di voler dialogare, gli ha sferrato a sangue freddo un fendente con un coltello da cucina che nascondeva un marsupio, lasciando il militare esanime al suolo. Contemporaneamente, prima che l’uomo potesse nuovamente colpire il militare, è arrivato un equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti che, soccorso il collega, dimostrando alta professionalità e fredda determinazione, ha bloccato il Giurastante, senza alcuna colluttazione e senza ricorrere all’uso delle armi.
Immobilizzato e reso inoffensivo, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione; nel marsupio è stato trovato un altro coltello da cucina, con lama a punta seghettata in acciaio lunga circa cm.10 uguale a quello utilizzato per colpire il Maresciallo, anche questo recuperato e sequestrato. Subito dopo è arrivata un’ambulanza del 118 che ha prestato le prime cure al militare ferito e lo ha trasportato in ospedale, ove è ancora ricoverato; fortunatamente fuori pericolo di vita.
Emilio Giurastante è stato tratto in arresto per tentato omicidio ed evasione e immediatamente tradotto presso la Casa circondariale di Chieti a disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo.