È con una lettera indirizzata al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e all’assessore all’Agricoltura Dino Pepe che la Copagri torna all’attacco sulla situazione del Consorzio di Bonifica Sud di Vasto, nel quale, ricorda il sodalizio, “da quasi un anno alcun rappresentante delle Organizzazioni Professionali Agricole siede negli organi collegiali: il consiglio dei delegati e la deputazione amministrativa”.
In questi mesi si è assistito a un rimbalzo di responsabilità tra il Cda guidato da Fabrizio Marchetti da una parte e le organizzazioni professionali e l’ex presidente dall’altra per questa situazione che secondo Copagri “si generò per le dimissioni di tutti i componenti le OO PP AA dalla deputazione amministrativa che, per sollecitare un deciso intervento della politica regionale, fecero mancare la loro presenza anche dalle riunioni del Consiglio dei Delegati. Queste assenze furono sempre motivate con documenti ufficiali delle OO PP AA ma, la cieca burocrazia interna al consorzio, applicò unilateralmente lo statuto cacciando i rappresentanti delle OO PP AA e costituendo, di fatto, un commissariamento della politica all’interno dello stesso che ancora periste.
Le motivazioni che ci costrinsero a far dimettere dalla Deputazione Amministrativa i nostri rappresentanti erano così riassumibili: mancata collegialità nelle decisioni, incertezza sui debiti pregressi mai certificati in bilancio, impossibilità ad una pianificazione delle attività consortili concertata con le OO PP AA.
Di queste difficoltà il referente politico regionale dell’epoca sempre ne fu informato e, talvolta, si presero anche informali accordi comportamentali reciproci puntualmente disattesi dallo stesso che, evidentemente, aveva tutt’altri interessi che aiutare a riportare la democrazia dentro questo consorzio.
La situazione persiste ancora ed il processo di democratizzazione da noi più volte chiesto ed auspicato è ancora di là da venire”.
