Il Direttivo e i soci dell’Associazione Culturale “Premio Nazionale Histonium” si uniscono al dolore del mondo culturale italiano e internazionale per la scomparsa della grande poetessa Maria Luisa Spaziani, di cui oggi si sono celebrati i funerali nella Chiesa degli Artisti, in Piazza del Popolo, a Roma.
Nata a Torino nel 1922, aveva compiuto 91 anni il 7 dicembre scorso. Figura fondamentale nel panorama letterario italiano ed europeo, è stata per tre volte candidata al Premio Nobel per la letteratura: nel 1990, 1992 e 1997. Il suo esordio come poetessa è del 1954 quando ha pubblicato “Le acque del Sabato” all’interno della prestigiosa collana Lo Specchio della Mondadori. Ha, poi, dato alle stampe: Il gong, 1962; L’utilità della memoria, 1966; L’occhio del ciclone, 1970; Geometria del disordine, 1981 (Premio Viareggio); La stella del libero arbitrio, 1986; I fasti dell’ortica, 1996; La traversata dell’oasi, 2002; La luna è già alta, 2006; Poesie d’amore di Marceline Desbordes Valmore, 2006.
Autrice del poema-romanzo “Giovanna D’Arco”, 1990; di “Donne in poesia” 1992; di racconti, come “La freccia”, 2000; di lavori teatrali: La vedova Goldoni; La ninfa e il suo re; Teatro comico e no; e di critica letteraria.
Ha tradotto vari autori fra i quali Ronsard, Racine, Flaubert, Goethe, Shakespeare, Gombrich, Yourcenar, Tounier.
Ha ottenuto numerosi e prestigiosi premi. Tra questi, ci piace ricordare il “Premio Cultura Histonium 2006”, assegnato con questa motivazione: “Donna educata alla cultura filosofica e letteraria, raffinata insegnante di lingue, ma soprattutto poetessa, dolce e struggente, che stupisce il lettore attraverso itinerari memoriali, ricchi di suggestioni, testimoniando la forza di vivere, nonostante i disagi esistenziali e la solitudine”.
La poetessa venne personalmente a Vasto a ritirare la Targa d’Oro dalle mani del Sindaco Luciano Lapenna, ringraziando la città e la Giuria del Premio per il prestigioso riconoscimento.
Luigi Medea