È prevista per le 15 di oggi pomeriggio la fase conclusiva del corso sulle nozioni di primo soccorso e traumatologia terrestre e acquatica per il personale della Capitaneria di Porto, nell’ambito della funzione SAR (ricerca e soccorso in mare) a cui – come ricorda il comandante del porto di Vasto, il tenente di Vascello, Giuliano D’Urso – il Corpo delle Capitanerie di Porto è chiamato ad assicurare attraverso l’assunzione diretta ed esclusiva della connessa responsabilità ed il coordinamento delle risorse – pubbliche e private- disponibili al fine di garantire la salvaguardia della vita umana in mare.
“Da qui – spiega il comandante – il ruolo del Corpo chiamato a due distinti obblighi giuridici DOVER FARE (ricerca e soccorso verso chi è in procinto di perdersi in mare) e DOVER SAPERE: (conoscenza delle norme che tutelano la sicurezza della navigazione e l’integrità dell’ecosistema marino)”.
Ed è proprio in quest’ultimo ambito che oggi si concluderà il corso organizzato anche con la partecipazione di alcuni operatori sanitari di area critica 118, Pronto soccorso dell’Ospedale San Pio di Vasto, e con il supporto logistico dei gestori della riserva di Punta Aderci.
“L’ obiettivo – spiegano dall’Ufficio Circondariale Marittimo – sarà quello di effettuare prove di recupero a mare di ferito traumatizzato (sia da spiaggia che da mare tramite dipendente motovedetta) con utilizzo di barella spinale e presidi di immobilizzazione in ambiente acquatico. L’attività avrà luogo nei pressi della spiaggia di Punta Penna su un fondale di 3 – 4 metri con la dipendente M/v CP 517 alla fonda e personale dedicato ad assistenza. L’iniziativa, pienamente rientrante negli obiettivi Mare Sicuro 2014, costituisce valore aggiunto sia perché completa la formazione continua effettuata a livello teorico, ma soprattutto perché contribuisce ad elevare il livello di addestramento del personale coinvolto”.
A tutti i partecipanti verrà rilasciato apposito certificato BLS – BSL D (per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico).