Per i 20 anni dall’istituzione del titolo di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente patrocinata dal Ministero per l’Ambiente, ad essere insigniti dell’ambito titolo sono solo 18 comuni abruzzesi; di questi 18, solo 3 superano i 10mila abitanti. La brutta notizia è che nessun comune del territorio vastese (sopra o sotto i 10mila abitanti) è riuscito a conquistare il riconoscimento di Legambiente, che per la valutazione della gestione dei rifiuti urbani utilizza diversi parametri, a partire dalle percentuali di raccolta differenziata, ma non solo: sono ben 23 i punti valutati, che vanno dalla produzione procapite di rifiuti urbani, all’attivazione del compostaggio domestico (per i parametri completi, clicca qui).
Naturalmente più cresce il numero di abitanti e più risulta difficile conseguire risultati di un certo livello per la gestione dei rifiuti, con le dovute eccezioni. Tra i 3 centri abruzzesi sopra i 10mila abitanti che hanno ricevuto il riconoscimento c’è Cepagatti (PE), con 10709 abitanti, Alba Adriatica (TE) con 12343 abitanti, ma anche Avezzano (AQ) che con i suoi 42087 abitanti è riuscita comunque ad ottenere un ottimo risultato, con il 65,23% di differenziata e un indice generale di 48,34. D’altra parte l’obiettivo del 65% è stato formulato anche dal primo cittadino di Vasto in più di un’occasione e l’esperienza di Avezzano fa capire che non è impossibile, anche per città di grandi dimensioni.
Come detto, però, per l’edizione 2014 nessun comune del territorio vastese è riuscito ad ottenere il titolo di “Comune Riciclone”, nemmeno per quanto riguarda la fascia sotto i 10mila abitanti. Nella Provincia di Chieti, infatti, si sono sono distinti solo i comuni di Palena, Archi, Poggiofiorito, Crecchio, Orsogna, Fara San Martino e San Vito Chietino.
La speranza è che per l’edizione 2015 Vasto abbia fatto progressi, verso quel 65% di differenziata, e qualche comune più piccolo riesca a rientrare da subito tra i virtuosi dell’ambiente e della gestione dei rifiuti.
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