È con grande soddisfazione che Mario Olivieri, decano dei consiglieri regionali della X legislatura, ha accolto la nomina a presidente della V Commissione dell’Emiciclo che si occuperà di Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro. Un sentimento che il capogruppo di Abruzzo Civico esprime in una nota nella quale assume anche impegni precisi nel campo della riorganizzazione sanitaria regionale a tutela del futuro del vastese e della frentania, ma anche dei servizi territoriali che, come ben sappiamo, hanno subito un drastico ridimensionamento soprattutto nel vastese. Ecco comunque la nota di Olivieri.
“Grazie al voto degli elettori giovedì la Commissione Sanità della Regione Abruzzo mi ha eletto presidente di questa importante istituzione regionale.
Nel ringraziare i colleghi consiglieri che mi hanno affidato questo importante compito, mi pongo come proposito quello di contribuire a migliorare il livello di qualità e di immagine della sanità nella nostra regione.
Sarò attento alle istanze che vengono dai territori regionali per una sanità più vicina alle esigenze dei cittadini, ma sarò soprattutto vigile nel riequilibrio dei servizi sanitari territoriali, tante volte detto ed enunciato, ma mai compiutamente e concretamente realizzato. I servizi sanitari territoriali sono quelli più vicini al cittadino, soprattutto nelle zone interne, dove negli ultimi anni i servizi sanitari si sono allontanati considerevolmente, dopo la chiusura dei piccoli ospedali, senza sostituire questi ultimi con alternative valide.
Ciò è accaduto in tutta la regione, ma soprattutto nel Chietino, e in particolare nel Vastese e nel Lancianese, zone quasi completamente dimenticate dalla direzione della ASL, che evidentemente non le ha considerate degne della attenzione che meritavano.
Lavorerò di concerto con il presidente della Giunta e con l’assessore alla Sanità, oltre che con la maggioranza che governa la Regione, e mi porrò come interlocutore privilegiato con la cittadinanza tutta, con gli operatori della sanità, dai quali attingerò suggerimenti e proposte, e con la mia coscienza di cittadino che vive quotidianamente vicino ai bisogni e alle aspettative di altri cittadini, che spesso soffrono, senza poter interloquire con chi li dovrebbe rappresentare”.