Sollecitare il Governo a riaprire un tavolo per la riconversione della ex Golden Lady e a concedere e finanziare un periodo più lungo per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali. Questi i primi passi del nuovo governo regionale nella delicata vertenza per la quale questa mattina le lavoratrici sono tornate in presidio, insieme ai rappresentanti sindacali e a diversi rappresentanti politici del territorio, della Provincia e della Regione. Presenti i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uilctem Uil, rispettivamente Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa; con loro, a parlare con le lavoratrici, l’assessore regionale alle Attività produttive, Giovanni Lolli, l’assessore regionale alle Politiche attive del Lavoro, Marinella Sclocco, il presidente-commissario della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, e diversi amministratori del territorio.
Come sottolineato da Giuseppe Rucci, il presidio di questa mattina si è reso necessario per il perdurare della mancanza di comunicazioni ufficiali, resa ancor più grave dal sopraggiungere delle scadenze della mobilità per 50 lavoratrici. Rucci, Zerra e Schioppa hanno accolto positivamente il “cambio di tendenza” della politica regionale, finalmente presente – almeno fisicamente – in Val Sinello, nelle persone dei delegati ai settori di riferimento.
“Ci dovrebbero essere due ipotesi da valutare per quanto riguarda la riconversione, – ha confermato l’assessore Lolli – ma naturalmente non vogliamo alimentare quelle che potrebbero rivelarsi false illusioni, come accaduto in passato. Il nostro impegno, comunque, sarà quello di chiedere strumenti utili a valutare con più attenzione le proposte che vengono dalle aziende e solo dopo attivarci con i nostri mezzi per agevolare la riconversione, perché troppe volte sono arrivati imprenditori attirati dai fondi, ma poi non hanno dato seguito alle istanze occupazionali del territorio. A questo punto vogliamo prima vedere un piano industriale degno di questo nome e poi mettere in campo le nostre risorse”.
Per quanto riguarda invece la condizione delle lavoratrici nel breve termine, l’assessore Lolli ha ricordato che fino a fine agosto gli ammortizzatori sociali sono stati concessi in deroga, ma non ancora finanziati: “È impossibile che il Governo non finanzi cassa integrazione e mobilità fino al 31 agosto – ha spiegato l’assessore – ma il nostro problema è dopo, perché è chiaro che il vostro problema non si potrà mai risolvere entro agosto, per questo abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali anche dopo agosto. Come Regione abbiamo già avvisato il Governo che restituiremo la delega al Lavoro in caso non arrivino le coperture a garanzia dei lavoratori”.
Anche l’assessore al Lavoro, Marinella Sclocco, ha raccomandato la massima prudenza nel valutare le ipotesi di riconversione che arriveranno sul prossimo tavolo ministeriale. Per quanto riguarda le possibilità di intervento da parte regionale, invece, l’assessore Slocco ha ricordato la possibilità di utilizzo della “partita” 2007-2013 di Fondi FSE della quale sarebbero “avanzati” 13 milioni di euro, utilizzabili anche per politiche di reindustrializzazione. Essendo fondi europei, però, non potranno essere assegnati direttamente, ma bisognerà che le aziende interessate rispondano al bando.
A seguire, gli interventi dei sindacalisti e degli amministratori del territorio, che hanno ribadito la necessità che la politica dia risposte concrete ai problemi occupazionali in Val Sinello. Al termine dell’incontro, Rucci ha dato appuntamento alle lavoratrici a margine del prossimo tavolo ministeriale, per valutare quanto emergerà dallo stesso.
n.l.