Dal 12 luglio doveva comparire alla Marina di Vasto l’ormai tradizionale APU, ovvero l’Area pedonale urbana che doveva consentire la circolazione nell’area centrale esclusivamente dei pedoni. Dalle 21.00 alle 4.00 del mattino accesso e circolazione vietata per tutti i mezzi con rimozione forzata per quelli in sosta, in modo tale da garantire anche un ampliamento degli spazi a disposizione per baristi ed avventori, alle prese con uno dei momenti più difficili della storia del turismo vastese, che per questi benefici pagano delle somme al comune.
Le immagini sono state scattate ieri intorno alle 23.30 in piazza Rodi, pieno centro della Marina, ed è ben visibile come sulla destra vi siano auto in sosta e come ve ne siano altre che accedono al tratto senza alcun problema. Provenendo da piazza Fiume non abbiamo trovato transenne lungo via Zara.
Anche tra gli operatori monta la polemica proprio per l’impossibilità di aggiungere tavoli secondo quanto concordato col Comune: qualcuno ci ha detto “se lo facessimo, con le auto in sosta lungo il marciapiedi, non ci sarebbe neanche spazio per un’eventuale ambulanza”.
Qualcun altro ha insistito: “non ci sono le transenne, non si vedono Vigili urbani”. E ancora: “Noi non paghiamo il Comune fino a quando non si ristabilisce quanto ordinato”.
Sulla Polizia municipale, però, sappiamo tutta la querelle che la sta interessando in questi giorni sulla questione terzo turno e indennità.
Di fatto, però, esiste un’ordinanza che nessuno fa rispettare.
Discorso a parte merita il divieto in via Canaccio, che, invece, funziona benissimo. Taluni ci hanno sottoposto la questione di un eventuale soccorso del 118 “ecco, se l’ambulanza deve raggiungere urgentemente via delle Croci o largo de Litis che giro deve fare? Lo sanno tutti che in caso di infarto ogni secondo può essere decisivo”.
Segnalazioni che noi rigiriamo a chi di dovere.