È con il lungo elenco delle azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale di Vasto contro i progetti petroliferi nell’Adriatico, vedasi Elsa Petroceltic, Medoilgas Ombrina Mare 2 ed Edison Rospo Mare, che inizia l’Odg approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale odierno.
Nel documento che vede come prima firmataria il capogruppo del Partito della Rifondazione comunista Paola Cianci, si ricordano le approvazioni di delibere comunali, le osservazioni presentate ai progetti, le azioni giudiziarie e quelle politiche per arginare la derive petrolifera nel mare antistante le coste abruzzesi.
Partendo dai presupposti che il 6 giugno scorso “il Comitato tecnico nazionale per la Valutazione di Impatto ambientale (VIA) ha rilasciato parere positivo sul progetto di perforazione di nuovi pozzi di coltivazione e adeguamento degli impianti esistenti per l’ottimizzazione del recupero di idrocarburi dal giacimento off-shore B.C.8.LF “Rospo Mare”;
che il Comune di Vasto già in data gennaio 2013 aveva inviato le proprie osservazioni esprimendo parere negativo su tale progetto anche perché esso prevede “lo scavo di un dreno orizzontale nel giacimento a una distanza di 11,5 miglia dalle spiagge vastesi”;
che il “13 aprile 2013 oltre 40 mila persone hanno espresso la loro netta contrarietà alle perforazioni petrolifere in Abruzzo;
che “l’area è interessata dall’esistenza della Riserva di Punta Aderci, delle Aree SIC e dall’istituzione del Parco nazionale della Costa teatina,
l’Odg “impegna il sindaco e la giunta a promuovere ricorso al Tar avverso il provvedimento di conclusione positiva della procedura di compatibilità ambientale al progetto Rospo Mare” e non solo: infatti impegna gli stessi a “intervenire presso la Regione Abruzzo e gli altri Comuni perchè presentino a loro volta ricorsi al Tar contro tale provvedimento”.