Non solo Cotir, ma, come accade ormai da mesi, la lingua batte dove il dente duole e quel secondo dente si chiama Consorzio di Bonifica Sud. Al termine dei lavori della Giunta regionale di ieri è stato il Consigliere delegato del Presidente, Camillo D’Alessandro, a lanciare un allarme inaspettato: “Dodici milioni di euro di finanziamento revocati perché il Consorzio di Bonifica Sud non ha proceduto all’aggiudicazione definitiva entro il termini di 18 mesi dal provvedimento di concessione”.
Secondo l’esponente democratico “Già oggi il presidente D’Alfonso sarà a Roma per tentare di riparare il danno. Si tratta – accusa D’Alessandro – di un caso di pessima amministrazione che con la compiacenza della politica, a partire dall’ex assessore Mauro Febbo, ha perso milioni di euro per interventi fondamentali. Quanto accaduto al Consorzio Bonifica Sud non dovrà più accadere”.
D’Alessandro si spinge anche in una ricostruzione dei fatti tenendo ben fermo il dito accusatorio puntato contro Mauro Febbo: “il Commissario ad acta per la Gestione attività ex Agensud – scrive D’Alessandro – con due decreti del 24 luglio scorso ha disposto la revoca dei finanziamenti riferiti ai lavori di completamento ed adeguamento funzionale degli impianti irrigui nella Val di Sangro per 7 milioni di euro e relativi ai lavori di completamento della diga di Ponta Chiauci sul fiume Trigno per 5 milioni di euro”.
“I danni legati alla revoca – prosegue – non sono limitati al ritiro del finanziamento, ma si devono tenere in debito conto le spese sostenute a livello tecnico ed amministrativo per le procedure di progettazione e di appalto e al mancato realizzo delle opere. Eppure – ricorda D’Alessandro – il Consiglio regionale all’unanimità nella scorsa legislatura chiese il commissariamento del Consorzio di Bonifica , cosa che non avvenne per la protezione politica della Giunta regionale di Chiodi ed, in particolare, di Mauro Febbo che si oppose ed oggi paghiamo il conto”.
Al contrario “la procedura di commissariamento è partita grazie al nuovo assessore all’Agricoltura, Dino Pepe, e presto affronteremo la riforma dei Consorzi di bonifica che ha chiuso con una situazione debitoria complessiva di 16 milioni di euro”. “Se la decisione di revoca sarà confermata – conclude Camillo D’Alessandro – cosa che spero sia evitata grazie al lavoro del presidente D’Alfonso, chiederemo i danni ai responsabili diretti ed indiretti, e cioè di chi ha fatto danno e a chi lo ha consentito”