“Sembra evidente che Camillo D’Alessandro non si sia accorto o, forse, ha bisogno ancora di tempo per studiare e realizzare che oggi è al Governo regionale e non all’opposizione; pertanto è chiamato responsabilmente a dare risposte e soluzioni concrete e non creare altri problemi inesistenti”. Questa la lapidaria risposta del capogruppo regionale di FI Mauro Febbo alle dichiarazioni del “sottosegretario” alla Presidenza, che aveva pronunciato un vero atto d’accusa nei confronti dell’ex assessore all’Agricoltura sotto la presidenza di Gianni Chiodi in merito alla cancellazioni di finanziamenti per il Consorzio di Bonifica Sud per un importo di 12 milioni di euro.
“L’esponente del PD – spiega, infatti, Febbo nella sua contro-arringa – si vanta del decreto di revoca da parte del Commissario ad Acta nei confronti del Consorzio di Bonifica Sud di ben 12 milioni di euro di investimenti per la provincia di Chieti non conoscendo la situazione e la relativa documentazione che vedono erroneamente oggi la Stazione appaltante in ritardo nell’aggiudicazione definitiva dei lavori. Sono stato, infatti, informato dal presidente Marchetti e dagli uffici del Consorzio come l’Ente non sia responsabile di nessun ritardo ma, anzi, è nel pieno rispetto del crono-programma sui due relativi progetti. Le loro motivazioni sono state illustrate in una missiva dettagliata inviata al Commissario Ing. Roberto Iodice per spiegare lo stato dell’arte e sono fiducioso che verranno accolte positivamente”.
Chiarita la sua posizione Febbo parte al contrattacco portando le sue stoccate al bersaglio D’Alessandro ma anche a che ha gestito il Consorzio e non solo prima del centrodestra: “Detto questo, mi preme ricordare come il consigliere D’Alessandro conosce bene il lavoro svolto dall’Esecutivo regionale precedente dove, con la nuova Legge di riordino dei cinque Consorzi regionali presentata dal sottoscritto, vengono attribuite proprio nuove competenze per la difesa del suolo, la tutela e lo sfruttamento delle risorse idriche e stabilisce la piena trasparenza sugli interventi. Infatti proprio su quest’ultimo punto sono disponibile da subito a confrontarmi con il “sottosegretario” e verificare i veri responsabili e le specifiche colpe dell’attuale situazione debitoria da lui denunciata. Il lavoro di risanamento svolto in questi anni è stato indirizzato a far cambiare il volto dei Consorzi di Bonifica che non possono essere più concepiti come carrozzoni ad uso della politica ma Enti capaci di rispondere alle tante esigenze del mondo agricolo”.