Sono tanti coloro che hanno l’abitudine illegale di piantare l’ombrellone in un punto e di lasciarlo lì, così da avere il proprio posto assicurato per tutta la stagione balneare impedendone la libera fruizione ad altri cittadini, ma, come è noto, nei tratti di spiaggia libera, nessuno ed in nessun modo può istituire un diritto di prelazione rispetto al luogo dove piazzarsi per godere del sole e del mare.
Sono, invece, numerosi i tratti di spiaggia libera, a Vasto Marina, che continuano ad essere interessati da questo fenomeno: in piena area SIC, questa notte gli uomini della Guardia Costiera di Vasto in collaborazione con gli operai del Comune di Vasto e con uomini e mezzi della Gruppo comunale di Protezione Civile di Vasto coordinati da Eustachio Frangione hanno potuto “ripulire” solo tre spiagge libere per la quantità degli attrezzi ritrovati sul posto.
Una pattuglia del Commissariato PS di Vasto ha coadiuvato nell’assicurare una adeguata cornice di sicurezza consentendo agli operatori di rimuovere le attrezzature.
“Nello specifico – ha chiarito il T. V. Giuliano D’Urso, comandante della Capitaneria di porto di Vasto – è stata contestata agli IGNOTI trasgressori la violazione dell’Ordinanza Balneare DI 12/9 della Regione Abruzzo, che all’art. 3 punto 2 lett. i vieta durante la stagione balneare di “lasciare oltre il tramonto del sole, nei tratti di spiaggia libera, ombrelloni, attrezzature da spiaggia (lettini, sdraio, sedie, etc.), tende o qualsiasi altra struttura.
Complessivamente sono state rimosse e sequestrate centinaia di attrezzature, nello specifico sono oltre 150 gli ombrelloni, oltre 137 sedie/sdraio/lettini, 46 i contenitori con diversi giochi da spiaggia e gonfiabili. Tali attrezzature tra l’altro impediscono che possa essere effettuata, in piena area SIC nonché Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto, la pulizia della spiaggia non consentendo l’accesso dei mezzi predisposti dal Comune per assicurare tale servizio per i cittadini.
E’ ovvio che i proprietari delle attrezzature che dovessero decidere di presentarsi negli Uffici del Circomare per rivendicare ombrelloni e quant’altro incapperebbero nella sanzione di 200 € per ogni singola attrezzatura lasciata sulla spiaggia.
Il materiale sequestrato, qualora i legittimi proprietari non dovessero reclamarlo, verrà confiscato avviando la procedura di distruzione o vendita all’asta o di devoluzione delle merci sequestrate.
L’operazione si ripeterà al fine di assicurare la libera fruizione delle spiagge libere a favore di tutti i cittadini”.