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Contro le spese pazze dei consiglieri regionali una class action targata Codacons

emiciclo_1Una class action: questa è la nuova iniziativa lanciata dal Codacons – Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori contro le spese pazze dei consiglieri regionali.

Un invito rivolto ai cittadini residenti in Abruzzo (dopo quelli di Campania, Valle D’Aosta, Basilicata, Sicilia, Molise, Lombardia, Calabria, Emilia Romagna e Umbria) a costituirsi da oggi “parte offesa nei procedimenti aperti dalla magistratura, utilizzando l’apposita modulistica pubblicata dall’associazione sul sito www.codacons.it“.

Il tutto sulla scia delle indagini condotte dalla Procura di Pescara sui rimborsi delle missioni istituzionali che vedono nel mirino l’ex governatore della Regione Gianni Chiodi, l’ex presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e molti assessori e consiglieri della passata legislatura.

“La costituzione di parte offesa – si spiega in una nota del sodalizio – risulta un passaggio indispensabile perché, se dovesse emergere che i soldi pubblici sono stati utilizzati in violazione di qualsiasi regola di buona condotta della pubblica amministrazione, si configurerebbe un rilevante danno economico e morale per i cittadini/contribuenti, risarcibile grazie alla costituzione in qualità di soggetto offeso”.

Con il servizio “IN CODACONS – CLASS ACTION” al costo di € 2,03 si ha, dunque, diritto all’iscrizione al Codacons; l’invio sulla propria email, dell’atto di nomina quale persona offesa nel procedimento penale che si potrà poi inviare tramite raccomandata a/r alla Procura della Repubblica dove si è residenti allegando copia del documento d’identità in corso di validità e le istruzioni per procedere alla nomina quale persona offesa nel procedimento penale; la tessera di iscrizione al Codacons; il supporto da parte dell’Associazione che interviene nel procedimento in qualità di ente rappresentativo degli interessi dei cittadini come disposto dalla nota sentenza della Corte di Cassazione, n. 17351/2011, per tutta la fase delle indagini preliminari, finalizzata ad accertare la responsabilità degli indagati, e in caso di rinvio a giudizio l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo penale al fine di richiedere un risarcimento dei danni subiti non inferiore a 5.000 euro.

Il termine per aderire all’azione è il 30 ottobre 2014

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