È il sindaco di San Salvo il primo a lanciare un accorato appello al neo-governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso perché, in qualità di commissario ad acta della Sanità, torni indietro sui suoi passi revocando il decreto con il quale si è deciso “di far ricadere sulle famiglie una quota di compartecipazione dal prossimo 1.mo ottobre per coloro che hanno nel loro nucleo disabili psichici o fisici, o anziani non autosufficienti assistiti in strutture private.
Sono in arrivo le prime lettere da parte dei centri di assistenza e riabilitazione che comunicano le conseguenze del decreto commissariale sulla gestione dei ricoveri”.
“Questo decreto – denuncia Tiziana Magnacca – rappresenta un passo indietro nelle politiche di attenzione alla non autosufficienza, che annulla gli sforzi finora sostenuti dalle famiglie e dalle istituzioni locali.
Per le tante famiglie che faticano ad arrivare a fine mese e che si vedono costrette a un ulteriore sforzo economico, questo provvedimento potrebbe avere effetti deflagranti sino alla decisione, già rappresentata da alcuni cittadini, di portare in casa i loro cari, non garantendo più cure e assistenza.
Non solo. In questo modo vengono vanificate anche tutte le iniziative volte a diffondere la cultura della socializzazione e dell’inclusione sociale.
In ultimo conseguenze vi saranno anche per l’occupazione di tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie che vedranno certamente diminuito il numero degli assistiti.
Chiedo, dunque, al presidente D’Alfonso un passo indietro su questa decisione che riporta indietro l’Abruzzo e la sua comunità di molti decenni”.